di A.D.
Sta creando molta discussione, soprattutto sui social, la notizia che la sindaca di Torino Chiara Appendino nel suo programma di governo preveda di limitare, se non addirittura spegnere, i sistemi di connessione wi-fi per internet in città.
Secondo la nuova amministrazione sarebbe nocivo alla salute dei cittadini e all’ambiente. Una teoria cara anche ai “complottisti da tastiera” che tra mezze verità e vere e proprie bufale chiedono da tempo la messa al bando del wi-fi.
Comunque stupisce che proprio da una sindaca dal Movimento Cinque Stelle arrivi ora la proposta, visto che Caseleggio, Beppe Grillo and company hanno spesso parlato di libertà di connessione.
Intanto sul fronte politico il primo a commentare, tramite “post”, il taglio al wi-fi è l’ex assessore all’Ambiente Enzo Lavolta. «Decrescita sconnessa infelice», ironizza il vicepresidente del consiglio comunale. Poi aggiunge: «Io penso che il wi-fi faccia bene. C’è un legame stretto tra accesso libero alla rete, democrazia e nuove opportunità, soprattutto per le nuove generazioni».
«È necessario valorizzare le reti esistenti e tutte le possibili collaborazioni tra pubblico e privato per realizzare l’area metropolitana più connessa d’Italia – aggiunge – dove chiunque possa, se e quando vuole, connettersi ad Internet liberamente e senza limiti di tempo. Perché Internet a Torino deve essere un diritto di tutti».
Secondo Lavolta «la connettività è una condizione essenziale per diffondere l’uso delle tecnologie digitali, fattore abilitante di molte opportunità di crescita professionale e culturale per i cittadini».
«La connettività è un atto concreto verso i cittadini e indispensabile per vivere il futuro in modo attivo e consapevole», conclude.
La sindaca intanto nega di aver definito nocivo il wireless. «#wifi: costruire un sistema a banda larga su tutta la città. Questo dice il mio programma a pag 58. Mai parlato di wi-fi “nocivo”», scrive su twitter Chiara Appendino.