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martedì, 22 Ottobre 2024

Animalisti contro chi ha ucciso il riccio: “Quelli che il calcio te lo danno in bocca. Sei stato nominato”

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Un manifesto con la scritta “sappiamo cosa hai fatto” e uno striscione “quelli che il calcio te lo danno in bocca! Sei stato nominato” sono comparsi nella notte sui muri del centro sportivo di via Trieste, a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino. Firmato “100% animalisti”

Le scritte si riferiscono al 14enne che l’altro giorno ha ucciso a calci un riccio, postando sui social i video in cui prende l’animale a calci come se fosse una palla.

Il giovanissimo è stato identificato e denunciato dai carabinieri, ma gli attivisti del movimento 100% animalista hanno comunque deciso di manifestare con manifesto e striscione tutto il loro sdegno. 

Si legge nel comunicato dai toni accesi a firma di Centopercentoanimalisti:

“Uccide un Riccio a calci, assieme ad altri idioti, riprende il tutto e posta il video sui social. Come avesse compiuto una bravura. D.C., 14 anni, della provincia di Torino, è stato identificato e denunciato dai Carabinieri. 
Probabilmente se la caverà con una paternale o, al massimo, una pena ridicola. Eppure si tratta di un atto gravissimo, vera barbarie, segno grave di inciviltà: torturare e uccidere un essere vivente e senziente per puro divertimento. Come fanno i cacciatori. 
Il piccolo infame è minorenne, ma questo aggrava la situazione. La Legge italiana considera la minore o la giovane età come attenuanti. Per noi sono aggravanti: chi compie nefandezze del genere a 14 anni, cosa potrà fare crescendo? Soprattutto se avrà goduto dell’impunità di fatto. D.C. andrebbe punito molto severamente, e andrebbe verificata la capacità educativa dei suoi genitori.
Sperando che la Giustizia faccia almeno un po’ del suo corso, il giovane criminale va isolato e messo alla gogna (almeno) mediatica, il suo gesto va condannato. 
Nella notte tra il 5 e 6 giugno, Militanti di Centopercentoanimalisti si sono recati a Rivarolo Canavese (TO) ed hanno affisso uno striscione ironico e provocatorio, più un manifesto del nostro Movimento, sui cancelli dello Stadio “grande Torino”, dove il soggetto gioca nella squadra delle giovanili. Noi non dimentichiamo e non dimenticheremo. 

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