L’Amiat assume e investe. La società che gestisce la raccolta rifiuti di Torino è pronta a destinare 75 milioni per i prossimi anni per il restyling di impianti più moderni e per la conversione di quello di Borgaro Torinese dal compostaggio alla valorizzazione della raccolta differenziata.
Così ha presentato il nuovo piano industriale 2014-2017 il presidente dell’Iren, che detiene una quota dell’80% di Amiat, Francesco Profumo e il presidente dell’azienda municipalizzata Maurizio Magnabosco, l’amministratore delegato Paterlini e l’assessore all’ambiente del Comune di Torino Enzo Lavolta.
«Prevediamo una trentina di assunzioni di operatori per la raccolta rifiuti nel primo quadrimestre 2015 – ha spiegato Paterlini – anche qualcosa in più in funzione delle uscite di personale. Alcune decine di assunzioni sono previste anche
nell’impianto di Borgaro».
«Abbiamo dimostrato la possibilità – ha detto Profumo a proposito del recente acquisto da parte di Iren del 31% di Amiat di cui già deteneva il 49% – di fare un’operazione complessa in armonia, facendo crescere entrambe le aziende a creando le condizioni perché ci possa essere un valore aggiunto per il territorio da un’industria collegata ai rifiuti. Un buon modello». «Il Paese – conclude Profumo – ha pensato finora a una separazione netta fra industria e servizi, mentre il servizio della raccolta può diventare una risorsa per l’industria con la trasformazione dei rifiuti in energia o in materia».