Amazon continua ad ignorare le richieste dei lavoratori. A denunciarlo i sindacati CGIL-CISL e UIL che chiedono di fermare le produzioni non essenziali per tutelare la salute dei lavoratori e rivendicano la sospensione del lavoro nello stabilimento di Torrazza Piemonte, doassumendosi la responsabilità civile di limitare il contagio da Coronavirus.
“Per il nostro Paese è in ginocchio la multinazionale americana continua ad ignorare tutto questo scegliendo il profitto prima della vita”, dicono i sindacati.
“Si opera su lavorazioni assolutamente non indispensabili e in condizioni inaccettabili – aggiungono – Lavoratori obbligati in assembramenti in entrata ed uscita dal proprio turno di lavoro, assenza di dispositivi di protezione individuale, modifiche strutturali all’interno dello stabilimento insufficienti a garantire quanto previsto dal Protocollo sottoscritto dal Governo e dalle parti sociali il 14 marzo. Occorre garantire esclusivamente il trasporto e la consegna delle merci di prima necessità e non privilegiare il profitto a scapito della salute dei lavoratori”.
“Amazon prenda atto che la situazione è ormai insostenibile e si comporti di conseguenza e assuma iniziative volte al rispetto delle norme e alla tutela della salute dei propri dipendenti lavoratori attraverso l’attivazione gli ammortizzatori sociali altrimenti si faccia carico interamente della retribuzione dei lavoratori”.