di Paolo Bogliano
Un sospetto caso di Ebola rilevato nelle Marche non è ancora stato confermato. Si tratta di una quarantaduenne nigeriana, da diversi anni residente a Civitanova, che era stata di recente nel suo paese d’origine. La donna è «in apparenti buone condizioni di salute», secondo una nota diffusa dal Ministero della Salute in cui si comunica inoltre che sono state attivate tutte le procedure previste, in linea con le indicazioni internazionali e recepite a livello regionale, tra le quali l’invio di campioni biologici all’Inmi Spallanzani di Roma per le analisi di laboratorio che dovrebbero dare l’esito entro mercoledì.
L’allarme è scattato all’arrivo della quarantaduenne in ospedale, la quale mostrava febbre emorragica superiore a 38 gradi, dolori muscolari, nausea, vomito, sintomi riconducibili al virus Ebola, dato che negli ultimi 6 giorni, come già detto, aveva visitato il suo paese nativo africano. La concomitanza di fattori ha costretto i medici ad un ad accertamenti specifici.
«Nessun allarmismo, ma massimo rispetto dei protocolli previsti dal Ministero della Salute» spiega l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani «Siamo in attesa dell’esito degli esami, che sono stati inviati allo Spallanzani a Roma».
Per Stefano Vella, direttore del dipartimento farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità: «Anche se fosse confermato che si tratta di Ebola, è altamente improbabile che il virus si diffonda in Italia, grazie alle nostre condizioni igieniche sanitarie. I sintomi dell’Ebola – prosegue – sono comuni a molte altre malattie. I sistemi di controllo italiani – conclude Vella – sono comunque ottimi, l’eventuale diagnosi è certa e questa potenziale malata non trasmetterà a nessuno il virus».