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martedì, 22 Ottobre 2024

Allarme dei costruttori piemontesi, Razzetti (Aniem): “Senza sviluppo del territorio l’edilizia non ha futuro”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

Che i tempi per l’edilizia non fossero rosei lo si sapeva.  Per Marco Razzetti presidente di Aniem Piemonte (Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere): «Senza sviluppo del territorio la filiera dell’edilizia non ha nessun futuro».
Per reagire a un quadro pesante i costruttori, oltre a lanciare il loro preoccupato allarme, cercano pronte vie d’uscita alla crisi con la proposta dell’immediata apertura di un tavolo di discussione permanente, per avviare un nuovo corso economico basato sulle parole sviluppo e sinergia tra più soggetti, partendo da quello pubblico.
La proposta del tavolo di concertazione è stata ribadita proprio al Vicesindaco e Assessore all’urbanistica Guido Montanari nel corso dell’incontro “Agenda Urbanistica per la Torino di domani” che ha avuto luogo al Polo 900.  Un confronto deciso con l’amministrazione sulle linee guida del piano di sviluppo della Città presentato da Montanari durante l’iniziativa.
La domanda emersa dai rappresentanti di una cinquantina di imprese presenti è quella di capire quali siano i piani dell’amministrazione per invertire una china che sta mettendo in ginocchio diverse imprese del settore costruzioni e il loro indotto.
Razzetti, oltre a puntare sulla ripresa dell’azione e della pianificazione pubblica, ha ribadito come per la nuova impresa edile che guarda al futuro siano fondamentali tre principi: innovazione, etica e trasparenza. Inoltre, rivolgendosi proprio al Vicesindaco, ha precisato: «Senza un innesco che favorisca la ripresa economica, le nostre riflessioni non trovano attuazione e le imprese restano sostanzialmente bloccate negli annosi problemi di crisi, pagamenti, sommerso, arretratezza. Questo innesco ora è nelle mani dell’amministrazione, alla quale chiediamo un tavolo di discussione permanente con tutte le associazioni di categoria, le istituzioni e gli stakeholder del territorio per ipotizzare un nuovo corso economico».
Ma cosa chiedono subito in concreto il mondo dei costruttori piemontesi?  Più incentivi di riduzione degli oneri di urbanizzazione, investimenti per la riqualificazione di alcune aree della città, sgravi e misure fiscali per favorire l’occupazione.
Per questo Aniem Piemonte intende dire la sua in un confronto che individui in modo chiaro e concreto le misure programmatiche economiche per un reale rilancio del territorio.  Razzetti ha comunque espresso un giudizio positivo sulle linee strategiche della Città che «forniscono senza dubbio una direzione» ma che  per diventare una scommessa vincente e realizzabile necessita di una riflessione comune fra pubblico e privato.
A tal proposito è stato ricordato, come esempio positivo, il progetto “TOC TOC, tutta un’altra casa”, un concorso di idee e progettazione per la creazione, a partire dal recupero di un immobile esistente o di un’area compromessa, di un modello abitativo innovativo e replicabile dal punto di vista progettuale, costruttivo, economico e sociale. Il Vicesindaco Montanari ha assicurato piena apertura verso il confronto fissando un nuovo incontro, assicurando tutta l’attenzione per trovare vie d’uscita per un comparto come quello edile di fondamentale importanza per la “costruzione” del futuro della Città.

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