“Vaccinati preparatevi. Il karma è karma”.
Neanche la morte di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo ha fermato il pensiero di alcuni no vax sulle vere origini della malattia che ha spento a 65 anni la vita dell’ex giornalista del Tg1.
Tra la valanga di attestati di stima per un convinto democratico europeista, per quell’ “uomo buono”, come lo ha definito la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha portato ai livelli più altri lo spirito solidale di giovane scout, si sono distinte sul web alcune note “scientifiche” che, mettendo in dubbio le versioni ufficiali, legano la grave disfunzione del sistema immunitario al vaccino.
Un fatto che la comunità scientifica ha respinto con decisione. Ma vediamo nel dettaglio cosa dice una di queste note critiche contro il mainstream che gira sul web:
“La grave disfunzione del sistema immunitario sembra la descrizione precisa di ADE, Antibody Dependent Enhancement: un potenziamento maligno del sistema immunitario che attacca l’organismo del vaccinato”.
Viene messa così in dubbio la causa ufficiale della morte del 65enne per polmonite da legionella.
Il mondo no vax con l’occasione reitera la denuncia per l’impossibilità di portare avanti le proprie tesi (che invadono interi canali, come telegram), subendo anche l’accusa di “non aver rispetto nemmeno dei morti”. Accuse portate avanti da quelli che vengono definiti spacciatori di menzogne: i media e il maledetto mainstream che scarica vagonate di letame quando muore una persona non vaccinata.
Il comunicato si conclude con un segnale mistico e un ammonimento : “il karma è karma e la verità è inarrestabile. Preparatevi.
Un segnale che è la cartina di tornasole di un livello di scontro in cui dominano i toni intolleranti e deliranti in un momento di palese difficoltà certamente non aiutato da un contesto assolutistico che impedisce ogni prezioso confronto costruttivo. Certo fino a quando nelle critiche strumentalizzate prevalgono deliri e attacchi alle sedi sindacali , con appelli alla giustizia popolare di certi generali, difficilmente può aver spazio una legittima criticità.