Gli stranieri continuano ad essere «penalizzati o discriminati per provenienza, appartenenza religiosa, accesso ai servizi e beni fondamentali del welfare, come la casa e l’istruzione». È la conclusione del Rapporto 2018 dell’Osservatorio interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino, redatto da Prefettura e Comune.
Rispetto al 2017, lo Sportello del Comune di Torino ha registrato un aumento di accessi di persone in possesso di una protezione, ma in cerca di accoglienza, formazione e lavoro. «Segno del permanere di condizioni di fragilità, nonostante l’ottenimento di una protezione legale».
Particolare attenzione per i minori stranieri, che, nell’anno scolastico 2018/2019 sono stati il 13,06% degli studenti nella regione. Il 40% di loro sono iscritti agli istituti tecnici, il 32% a licei, e presentano un alto rischio di dispersione scolastica. Rispetto ai coetanei italiani, i minori stranieri con disabilità sono penalizzati: per loro è più complicato e meno precoce l’iter diagnostico.