-1.6 C
Torino
giovedì, 5 Dicembre 2024

A Torino alberghi occupati al 95% fino al weekend del 25 aprile

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Quest’anno il calendario aiuta il turismo a Torino: la vicinanza di Pasqua con il successivo weekend del 25 aprile garantisce un’occupazione degli alberghi che sfiora il 95%. «Evidentemente – dice Giancarlo Banchieri, presidente della Confesercentila coincidenza di date ha fatto sì che molti abbiano deciso di anticipare o prolungare la loro presenza in città. Quindi le nostre strutture ricettive possono contare su un ‘tutto esaurito’ e su una permanenza media più lunga. Ciò – continua Banchieri – è confermato da un sondaggio condotto da Cst per Confesercenti, secondo il quale la possibilità di allungare i giorni di riposo con i ponti fa aumentare i flussi di turisti italiani (+2%); ma aumentano anche gli stranieri (+2,1%). La vicinanza tra Pasqua e festa della Liberazione ha contribuito a ridurre il ‘mordi e fuggi’: quest’anno la durata media dei viaggi si attesta sui 2,9 giorni».

Anche le guide turistiche abilitate si aspettano una crescita delle visite guidate oltre che per le mete tradizionali (Museo Egizio, fra tutte), anche per le due mostre di recente inaugurate: Leonardo e De Chirico alla Gam. Come di solito succede a Pasqua, si tratta soprattutto di famiglie o comunque di piccoli gruppi

Per quanto riguarda i consumi dei torinesi, dalle rilevazioni di Confesercenti emerge un dato che – pur presente in passato – quest’anno registra un piccolo boom: i torinesi prediligono sempre di più le uova e le colombe prodotte artigianalmente. Pasticcerie e artigiani, segnalano un incremento delle vendite e degli ordini che sfiora il 10%. I prezzi sono sostanzialmente invariati rispetto alla Pasqua 2018: colomba a 24/26 euro al chilo, uova a 50/60 euro.

Quanto al terzo prodotto tipicamente pasquale, gli agnelli, si confermano per ora i livelli dello scorso anno. Anche per quanto riguarda i prodotti di gastronomia gli ordini eguagliano quelli del 2018. Rimane qualche dubbio relativo alle gite fuori porta del lunedì, a causa delle previsioni meteo un po’ incerte.

«Quest’anno – conclude Banchieri – il calendario è particolarmente favorevole, ma Torino si conferma comunque una meta turistica di prim’ordine. E anche le due mostre di Leonardo e De Chirico dovrebbero dare una mano, tanto più che la scorsa Pasqua non aveva potuto contare su appuntamenti d’arte di un qualche rilievo. Ovviamente, la presenza di così tanti visitatori dovrebbe favorire prima di tutto bar, ristoranti e pizzerie ma, più in generale, tutto il commercio cittadino, specialmente quello legato ai prodotti tipici e del territorio».

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano