Un minuto di silenzio per ricordare i morti nelle Rsa durante l’emergenza Coronavirus e poi un lungo suono di fischietti per ‘svegliare’ la Giunta Cirio affinché la Regione risponda per cosa è accaduto agli ospiti delle case di riposo del Piemonte. E il presidio organizzato dalla Fondazione promozione sociale che questo pomeriggio ha richiamato in piazza Castello, sotto la sede della Regione, alcune centinaia di persone tra cui i rappresentanti del Comitato vittime rsa.
“Dimettere i malati di Covid e sistemarli nelle rsa è stata la cosa più grave è avvenuta durante la pandemia è allucinante che sia stata presa una decisione di questo genere” ha spiegato Maria Grazia Breda presidente della Fondazione promozione sociale che ha aggiunto: ” siamo qui oggi per tenere alta l’attenzione, per chiedere verità, per capire cosa è successo, in Piemonte ci sono state nelle rsa 3000 vittime dichiarate ma non accertate”.
In particolare, Breda ha sottolineato che l’obiettivo della manifestazione è non solo non dimenticare, ma anche chiedere che venga promossa una riforma radicale delle rsa, strutture che sono e devono far parte a tutti gli effetti del servizio sanitario nazionale per rispondere alle esigenze sanitarie dei degenti non autosufficienti e promuovere il riconoscimento, anche economico, concreto e immediato delle prestazioni sanitarie domiciliari per i malati non autosufficienti”. Al termine del presidio una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio.