Il centrodestra boccia le primarie in Regione Piemonte. Lo rivela Gilberto Pichetto, vicepresidente uscente di Palazzo Lascaris e coordinatore di Forza Italia in Piemonte. No, quindi, a seguire le orme del centrosinistra, che ha già belli pronti il candidato, l’ex sindaco Sergio Chiamparino, e il segretario del partito, il consigliere Davide Gariglio.
Lo schieramento, quindi, si presenterà al voto anticipato «con una coalizione ampia e senza primarie». Poi continua Pichetto: «Delle primarie serie – dice, parlando a margine di un incontro elettorale – non si possono fare sotto i gazebo. Le primarie sono una grande parata, se la fai devi farla bene. Se ti metti sotto i gazebo e poi una firma è irregolare diventano un flop colossale. Preferirei lasciare al centrosinistra l’orgoglio del suo flop».
Primarie, del resto, «il centrodestra non le ha mai fatte». Questo, tuttavia, «non significa che si precluda la possibilità di farle, da oggi partono incroci di incontri nazionali e locali con lo scopo di capire quale sarà il perimetro della coalizione, e di conseguenza quale sarà il candidato, o se ci saranno le primarie. A decidere sarà un tavolo nazionale che sta partendo, per noi presieduto da Altero Matteoli».
Pichetto mostra un certo ottimismo, affermando che l’attuale coalizione avrebbe «ottime possibilità di vincere». Poi si improvvisa stratega e dice che troverebbe naturale l’alleanza con il Nuovo Centrodestra, allargandola all’Udc.
Sì anche alla Lega Nord che «negli ultimi quindici anni è stata nostra alleata, quindi da parte nostra c’è la volontà di trovare un punto di mediazione».
«Coalizione e candidato alla presidenza della Regione – conclude – vanno di pari passo. Mi auguro di chiudere la trattativa in pochi giorni, ma nessuno deve arrogarsi il diritto di imporre i tempi».
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