La chiamata c’è stata. E lui ha detto “obbedisco”. Sergio Chiamparino è l’unico candidato del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali in Piemonte. I giudici del Tar non hanno neanche finito di leggere la sentenza che dichiara ufficialmente che la Giunta Cota è illegittima, che l’ex sindaco di Torino e oggi presidente della Compagnia di San Paolo ha già indossato i panni del candidato.
Il padrino del “Chiampa” è lui, il prezzemolino Matteo Renzi. E proprio i renziani, che in Piemonte sono rappresentati anche da Davide Gariglio, consigliere regionale, assicurano che Chiamparino è l’unico in grado di guidare la Regione.
Non solo. Difficilmente l’ex sindaco dimenticherà questo 10 gennaio: infatti arriva la notizia che il presidente di Compagnia San Paolo non è più indagato per abuso d’ufficio sulla vicenda dei locali Murazzi, visto che il pubblico ministero Andrea Padalino ormai è certo che farà richiesta di archiviazione. Quindi l’ex sindaco non deve più rendere conto ai magistrati e correre spensierato verso la poltrona della Regione.
Il nome di Sergio Chiamparino era stato spinto più volte nei mesi scorsi quando si era capito che la giunta di Roberto Cota non sarebbe arrivata a fine legislatura.
«Se nei prossimi mesi si andrà al voto anticipato – annuncia il “Chiampa” – vi sarà la mia disponibilità a un eventuale candidatura della medesima che, naturalmente, non dipenderà solo da me». «Lo farò con lo stesso spirito di servizio – continua – col quale ho fatto il sindaco della città e oggi il presidente della Compagnia di San Paolo, istituzione che, come ho ripetuto più volte, eviterò di coinvolgere direttamente o indirettamente nelle vicende politiche della nostra Regione». Tradotto: nel caso di candidatura è pronto a dare le dimissioni da quella carica. Per quanto invece riguarda da chi dipenderà la sua candidatura c’è da dire che ormai il centrosinistra, aggiungiamo noi, pare aver deciso su quale cavallo correre.
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