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venerdì, 18 Ottobre 2024

Cuneo, dichiaravano redditi falsi per avere borse di studio ed esenzioni sanitarie

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Redditi familiari falsi per ottenere borse di studio e sconti su tasse e ticket sanitari a cui non avevano diritto. È questa la truffa, del valore complessivo di 13.702 euro, scoperta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo.
A finire nel mirino la Dichiarazione sostitutiva unica, l’Isee, presentata per l’anno accademico 2009/2010 dai giovani della provincia. Un esame accurato della modulistica ha infatti permesso di scoprire che ben l’85 per cento dei richiedenti aveva fornito dati falsi omettendo di dichiarare beni immobili e mobili che alzavano di volto il valore dei redditi familiari.
In realtà la situazione economica di molti degli studenti passati sotto la lente di ingrandimento della Polizia Tributaria avevano comunque diritti agli sconti sulle tasse e alla borsa di studio. Mentre per altri si è scoperto come il falso reddito veniva utilizzato sia per benefici universitari sia per esenzioni dai ticket sanitari pur non avendone diritto. Per questo la Guardia di Finanza ha avviato il recupero dei soldi indebitamente percepiti e emesso multe per un totale di 27.400 euro a cui si aggiungono i soldi delle tasse universitaria e delle borse di studio avute negli anni passati.

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