«Il 25 aprile – sostiene la sindaca di Torino Chiara Appendino – è una data in cui ognuno di noi, ricordandosi della liberazione dal nazifascismo, ribadisce l’importanza dei valori su cui si fonda la nostra democrazia. E, facendolo, si impegna a tutelarli da ogni rischio di ritorno».
«Ognuno è responsabile delle proprie azioni, ma credo che un amministratore di qualsiasi livello e colore politico abbia il dovere di partecipare alle celebrazioni” del 25 aprile – evidenzia Chiara Appendino, durante la commemorazione al cimitero monumentale di Torino – Mi riferisco al governo, ai ministri. Credo sia un sgarbo istituzionale non essere presenti a un momento della comunità e di un Paese intero. Abbiamo la responsabilità di festeggiare cercando di mantenere vivi i valori del 25 aprile»
Anche il messaggio del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino è rivolto a chi è assente alle celebrazioni della Festa della Liberazione.
«Il 25 aprile dovrebbe essere la festa di tutti coloro che si riconoscono nella Costituzione. Per questo sono stato molto colpito dalle assenze nelle iniziative istituzionali torinesi di ieri e oggi. Non è tollerabile che forze politiche che rappresentano la nazione, non sentano il dovere, se non il piacere, di onorare e ricordare chi è morto per la libertà di cui anche loro usufruiscono – dice Sergio Chiamparino– Sono preoccupato: è un segno del tempo in cui viviamo che – aggiunge – bisogna contrastare».
«Siamo sicuri che non ci sia, in questo clima di smarrimento, di paura e di odio, chi alimenta i germi di quella malattia che ha portato alle tragedie del ‘900? Non possiamo non vedere con preoccupazione alcuni segnali di nostalgia e di orgoglio per quel tempo – sottolinea il governatore uscente – che non dobbiamo sottovalutare. Parlare poi del 25 aprile come di un derby tra fascisti e comunisti cosa è, se non un modo per liquidare il 25 aprile e non riconoscerlo come fondamento della nostra Costituzione e della repubblica democratica? Per questo bisogna sempre più ricordare il 25 aprile e trasmettere il suo spirito di tolleranza, fratellanza, rispetto della convivenza civile anche come antidoto contro questi germi»