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martedì, 22 Ottobre 2024

Il 10 aprile al via il nuovo Consiglio regionale. Chiamparino vuole riavvicinare LeU

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Inizia oggi il periodo inteso delle grandi manovre in Regione Piemonte dopo gli stravolgimenti successivi al voto del 4 marzo scorso. Nel pomeriggio è prevista la riunione dei capigruppo di maggioranza dove il principale tema all’ordine del giorno è il riassetto degli equilibri all’interno dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Piemonte. Se i più danno ormai scontata la successione al neo senatore Mauro Laus di Nino Boeti sulla poltrona più alta di Palazzo Lascaris, le altre caselle sono ancora un’incognita.
Con lo scorrimento in posizione apicale di Boeti, dalla posizione di vice a quella di presidente, alcuni (a partire dall’interessata) vorrebbero che l’astigiana Angela Motta facesse un analogo avanzamento per occupare la posizione numero due del parlamentino piemontese. Fin qui sarebbe tutto abbastanza fluido, in teoria, ma si apre un altro scenario in questo intricato periodo nel campo del centro sinistra. Alcuni, a partire dallo stesso presidente Sergio Chiamparino, anche nella sua nuova veste di “reggente” del Pd piemontese, vorrebbe riagganciare i fuoriusciti di LeU proponendogli il posto di Consigliere segretario, quello lasciato dalla Motta per intenderci, e vedrebbero bene l’ex Sindaco di Collegno Silvana Accossato. Ma su Accossato il mugugnometro, strumento che registra in politica il tasso di ostilità, sale tanto in quanto è vista in casa dem come responsabile della sconfitta nel collegio di Umberto D’Ottavio. Insomma, le discussioni non mancheranno e quanto sembra dato per scontato rischia di essere stravolto all’ultimo momento.
Sui tempi istituzionali delle procedura, dalle stanze della politica di via Alfieri dettano la tabella di marcia: entro fine marzo si dovrebbe chiudere il Bilancio già calendarizzato in Consiglio regionale, il 4 aprile la Giunta delle elezioni (una commissione speciale prevista dallo Statuto della Regione) affronta le pratiche dei subentri agli eletti a Roma e il 10 aprile l’Assemblea piemontese si presenterà con la nuova composizione.

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