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domenica, 8 Settembre 2024

Tari e Ztl: in arrivo la stangata

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Giulia Zanotti

In arrivo nuovi rincari per le famiglie torinesi. In vista del bilancio di previsione 2017 la giunta comunale ha approvato nove delibere che riguardano l’adeguamento di tasse, rette e canoni, stabilendo aumenti e novità che stanno facendo discutere.
I rincari previsti riguardano innanzitutto la Tari: per i servizi di smaltimento rifiuti, raccolta differenziata e pulizia delle strade è previsto un aumento tra lo 0,4 e lo 0,8 per cento. Mentre non verranno applicati gli sconti tariffari per le famiglie con reddito basso stabiliti dalla precedente giunta, guidata da Fassino. «Da oggi infatti oltre 75mila nuclei familiari rischiano di non potere più beneficiare delle agevolazioni applicate sulla imposta dei rifiuti» spiega Mimmo Carretta, consigliere comunale Pd. «Si tratta di sconti che la giunta Fassino aveva deciso di applicare ai cittadini con reddito basso e un indicatore Isee inferiore a 24mila euro. (-20% per gli ISEE tra 17 e 24mila euro; -30% tra 13 e 17mila; -45% sotto i 13mila). Lo sconto valeva anche per famiglie in difficoltà occupazionale».
Non va meglio alle utenze non domestiche dove l’incremento della Tari è stimato intorno allo 0,24 per cento. Mentre viene garantita la possibilità di sgravi a negozi di aree in cui sono in corso lavori di realizzazioni di grandi opere per una durata superiore a sei mesi.
E per le attività commerciali cresce anche il Cosap, il canone di occupazione spazi, dello 0,9 per cento. É invece previsto un canone forfettario per le manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale e sgravi per le attività in aree interessate da cantieri.
Confermato l’Irpef (l’aliquota dell’addizionale comunale) allo 0,8 per cento per redditi al di sopra di 11mila e 670 euro.
Novità anche per le tariffe di sosta in ztl: le delibere della giunta stabiliscono che i residenti siano divisi in tre fasce a seconda dell’Isse. Da zero a 20mila euro si pagheranno 45 euro (ridotti a 10 euro per coloro che dispongono di una vettura con una potenza inferiori ai 100 kw e un reddito al di sotto dei 12 mila euro); 90 euro per la fascia intermedia (fino a 50 mila euro) e 180 euro per i redditi superiori. Rimangono invariate le tariffe di sosta oraria in zona blu e in struttura.
Infine, novità anche per il pagamento delle multe: infatti la Soris per venire incontro a quanti si trovano in difficoltà economiche ha esteso il limite di reddito per la rateizzazione a 26 mila euro attestati dal modulo Isee anziché 24 mila.
Le delibere della giunta passeranno ora al vaglio del consiglio comunale. E sono già in tanti ad aver espresso le loro perplessità per i rincari: «Il colpo di spugna permetterebbe al Comune di incassare un bel gruzzoletto tassando i meno abbienti» denuncia Carretta. «Cara sindaca Appendino giù la maschera, il suo sogno si sta trasformando in un incubo per tanti torinesi che hanno creduto davvero al riscatto degli ultimi. Invece qui l’unico riscatto è quello da banco dei pegni che cercherà di racimolare tanta gente dopo essersi venduta anche le scarpe».

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