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mercoledì, 4 Dicembre 2024

“Aprite i porti” a Torino

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

L’appuntamento è per domani, martedì 12 giugno alle 18, a Torino davanti alla Prefettura.
“Aprite i porti” , un presidio organizzato dal coordinamento “Mai più fascismi” come risposta alla decisione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini e del governo targato Movimento Cinque Stelle e Lega di chiudere i porti italiani alle navi che trasportano migranti, come è accaduto per l’Aquarius.
Al coordinamento aderiscono diverse sigle tra cui l’Anpi, l’Arci, l’Acli, Cgil, Cisl, Partito Democratico e Liberi e Uguali.
 
Il manifesto di “Mai più fascismi”
 
Appello a tutte le Istituzioni democratiche
Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane.
Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia.
Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell’est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come recentemente avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l’abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.
Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.
Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.
Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.
Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.
Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associazioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L’esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.
Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.
ACLI – ANED – ANPI – ANPPIA – ARCI – ARS – ARTICOLO 21 – CGIL – CISL – COMITATI DOSSETTI – COORDINAMENTO DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE – FIAP – FIVL – ISTITUTO ALCIDE CERVI – L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS – LIBERA – LIBERI E UGUALI – LIBERTA’ E GIUSTIZIA – PCI – PD – PRC – UIL – UISP
ADERISCONO:
LEGACOOP NAZIONALE – AICVAS – ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE DI MODENA – ANEI – ANPC – ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA CUBA – ASSOCIAZIONE PER LA PACE NAZIONALE – ASSOCIAZIONE RADICALI SARDI – AUSER – CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI – DiEM25 ITALIA – FEDERAZIONE DEI CIRCOLI GIUSTIZIA E LIBERTÀ – FEDERCONSUMATORI – GIOVANI DEMOCRATICI – I SENTINELLI DI MILANO – LA RETE PER LA COSTITUZIONE – LEGAMBIENTE – LINK COORDINAMENTO UNIVERSITARIO – MAGISTRATURA DEMOCRATICA – MEMORIA ANTIFASCISTA – MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO TOSCANA – MOVIMENTO GIOVANILE DELLA SINISTRA – PMLI – RETE DEGLI STUDENTI MEDI – RETE DELLA CONOSCENZA – RETE DELLA PACE – RETE NOBAVAGLIO – UGO NESPOLO – ALDO TORTORELLA – UNIONE DEGLI STUDENTI – UNIONE DEGLI UNIVERSITARI – POTERE AL POPOLO

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