Trasporti, ma soprattutto treno ad alta velocità , è il tema sempre più caldo in casa Pd. Il segretario metropolitano del Partito Democratico di Torino, Mimmo Carretta, e la presidente della Commissione Trasporti della Regione Piemonte, Nadia Conticelli, sottolineano l’importanza del territorio: «Torino e il Piemonte non si faranno cancellare dalla carta geografica per soddisfare uno scambio politico che vuole puntare tutto su Milano. Il Piemonte è la cerniera dell’Italia con l’Europa e non può diventare un vicolo cieco», spiegano Carretta e Conticelli dopo l’incontro organizzato da Graziano Delrio, dal presidente della Regione Sergio Chiamparino e dai parlamentari Dem con i sindacati e le rappresentanze economiche e datoriali.
«Se le medesime preoccupazioni vengono da mondo produttivo, dalla cooperazione e da tutte le sigle sindacali vorrà pur dire qualcosa».
Continuano i due esponenti Pd: «Il Partito Democratico in tutti i livelli istituzionali è impegnato attivamente per superare questa inaccettabile pantomima che sta bloccando gare e cantieri da sei mesi, cioè lavoro e sviluppo per la nostra regione. Non ci sono dati o criteri che possono giustificarla: completare il tunnel dell’alta velocità costa due milioni e mezzo, interrompere l’opera e mettere in sicurezza tunnel e cantiere costa due miliardi. Basterebbe sbloccare le gare per i cantieri dell’Alta velocità che Telt ha pronte per un totale di 5 miliardi nei prossimo tre anni e sarebbe coperta la previsione di maggiori investimenti che sulla carta il Governo ha iscritto nel documento economico».
Infine Carretta e Conticelli lanciano l’appello per la manifestazione di domani, sabato 10 novembre, in piazza Castello: «Per questo domani anche noi saremo in piazza, perché Torino e il Piemonte non meritano di finire su un binario morto».