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lunedì, 16 Settembre 2024

Scanner grande formato: che cos’è e quando serve

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L’archiviazione digitale dei documenti, assieme alla stampa digitale, richiedono più frequentemente l’utilizzo di scanner per grandi formati. Questi strumenti sono richiesti in diversi ambiti, a partire da quello edilizio fino al settore dell’arte e della cultura. 

Uno scanner grande formato rappresenta un dispositivo hardware fondamentale per poter digitalizzare documenti superiori al tradizionale formato A4. Grazie ai nuovi design e alle nuove tecnologie, oggi è semplice trovare in commercio uno scanner grande formato widetek caratterizzato da molteplici funzionalità. 

A cosa serve uno scanner per grande formati

In linea generale, uno scanner per grandi formati presenta un’alimentazione a fogli o a rotoli. Le categorie più diffuse in commercio sono gli scanner grandi piani, caratterizzati da un’area di copertura media di 34 x 36 pollici circa, che corrisponde alle seguenti dimensioni: 0,86 x 0,91 metri circa. 

Rispetto ai tradizionale scanner che si utilizzano per uso personale, è bene precisare che questi strumenti richiedono uno spazio più grande, anche se gran parte dei nuovi scanner consentono di essere spostate facilmente grazie a dei supporti esterni.

Gli usi di uno scanner grande formato sono molteplici: può essere acquistato per scopi aziendali, per scansionare opere d’arte o reliquie del passato. E’ fondamentale per la scansione e l’archiviazione digitale di documenti di grande formato, perché nessun altro scanner tradizionale può svolgere questa funzione. Ma non solo, lo scanner per grandi formati è molto utilizzato anche per la conservazione fotografica di tessuti, pergamene e materiali delicati.

Un ulteriore uso molto comune di questo specifico scanner è strettamente legato alla riproduzione di disegni architettonici. 

Come scegliere uno scanner per grandi formati

Prima di acquistare uno scanner wide per grandi formati, è importante porsi delle domande le cui risposte compongono la base da cui partire per la ricerca e l’acquisto di questo strumento:

  • Cosa bisogna scansionare: fotografie, documenti, opere d’arte, oggetti sensibili.
  • Quale alimentazione è richiesta: fogli o rulli, supporti più spessi e così via.
  • Qual è la larghezza richiesta.
  • In cosa consiste il lavoro: scansionare singoli documenti, utilizzare costantemente lo scanner, scansionare su copia/stampa o effettuare scansioni tramite esecuzioni batch.

In un secondo momento, è bene riflettere su quale tecnologia puntare. Ci sono due principali tipologie su cui si basano gli scanner per grandi formati:

  • Sensore di immagine a contatto (CIS)
  • Dispositivo ad accoppiamento di carica (CCD)

Il CCD è la tecnologia più diffusa per la scansione di immagini e opere d’arte, mentre il CIS è la tecnologia più consigliata per la scansione di progetti tecnici. E’ bene ricordare sempre che i requisiti di uno scanner variano in funzione dei lavori svolti all’interno dell’ambiente. 

In un’azienda di produzione, ad esempio, lo scanner sarà utilizzato costantemente e dovrebbe essere caratterizzato da un basso consumo energetico, nonché da un’alta velocità di scansione.

La scansione di oggetti sensibili, opere d’arte e fotografie, invece, richiede uno scanner in grado di trattare anche i materiali più datati senza rovinarli e in grado di prestare una maggiore attenzione ai dettagli. 

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