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giovedì, 24 Ottobre 2024

Salone del Libro, firmato contratto con GL. Lo Russo chiede di vedere i costi 2017

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Scritto da Michele Paolino
A meno di un mese dall’apertura degli stand, gli organizzatori possono tirare un sospiro di sollievo: anche l’edizione 2018 del Salone del Libro si svolgerà sotto le volte del Lingotto.
Infatti, il Circolo dei Lettori ha sottoscritto il contratto d’affitto con GL Events, affinché la kermesse libraria, giunta al suo trentunesimo appuntamento annuale, sia ospitata nell’ex fabbrica di via Nizza.
La notizia è stata annunciata dalla sindaca Chiara Appendino nel corso delle comunicazioni rischieste in Consiglio Comunale dalla minoranza. «Da diversi giorni era in discussione la formulazione del testo del contratto tra Gl e il Circolo dei Lettori. Accertata l’impossibilità da parte della Città di reperire una sede alternativa, GL Events ha accolto la richiesta di riduzione del canone di affitto ma, nello stesso tempo, ha chiesto di rivedere la propria gestione fiscale di debito verso la Città per un milione 600 mila euro.».
A fronte della soddisfazione per lo scampato pericolo e dei ringraziamenti per i dipendenti del Salone, che stanno lavorando con passione e professionalità anche se non hanno ancora ricevuto lo stipendio di marzo, non sono mancate le polemiche su vari aspetti dell’intera vicenda. Tanto da far dire alla sindaca Appendino in chiusura di dibattito che «non si liquida un Ente per divertimento e il contratto lo si è firmato non per fortuna ma perché abbiamo lavorato bene. Questa è l’edizione più difficile perché avviene in una fase di transizione ma in prospettiva si potrà procedere con un soggetto che abbia certezze e garanzie per poter lavorare sulla parte culturale e non più sulla parte finanziaria dal punto di vista emergenziale».
A sollevare questioni è stato il capogruppo del Pd Stefano Lorusso che ha annunciato una richiesta d’accesso agli atti, che alleghiamo qui, per avere tutte le voci di costo relative al 2016 e al 2017. Pare infatti che da una loro comparazione potrebbe emergere che il costo per l’affitto del Lingotto non sarebbe stato diminuito per l’ultima edizione, come era stato enfatizzato. «Esprimiamo viva soddisfazione per la stipula del contratto di affitto, che consentirà di realizzare l’edizione 2018 del Salone del Libro. La crisi del Salone è però nota da quasi un anno e noi avevamo già posto a dicembre il tema della negoziazione con GL Events: comunque, meglio tardi che mai! Rimane però il problema dei dipendenti che non stanno ricevendo stipendio e lavoreranno però comunque per la XXXI edizione della fiera e del mancato pagamento dei fornitori. Ho inoltre presentato una richiesta di accesso agli atti per capire il reale stato dei conti del Salone: voglio capire se ci sono stati davvero risparmi economici come sbandierato dalla sindaca».

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