Mutande verdi davanti al Palazzo della Regione. Uno sfondo insolito nella centralissima piazza Castello, una chiara critica nei confronti dell’illecito rimborso delle mutande verdi del governatore Roberto Cota, acquistate in America e inserite tra gli scontrini che sono finiti in Procura nell’ambito dell’inchiesta su Rimborsopoli.
E così mentre la bufera imperversa, il Partito Democratico scende in piazza con un flash mob al grido di «L’Epifania ogni Cota si porta via».
«Vogliamo iniziare l’anno – dice il senatore Stefano Esposito – così come l’abbiamo finito, chiedendo la fine della legislatura e le dimissioni del governatore e della sua giunta».
«Siamo qui davanti al Palazzo occupato abusivamente dal presidente», interviene la consigliera regionale Gianna Pentenero, che con Nino Boeti rappresenta il gruppo regionale.
«E il 28 febbraio noi ci dimetteremo», dice Boeti.
In piazza, tra gli altri, Andrea Giorgis, Anna Rossomando, Antonio Boccuzzi, il sindaco di Nichelino Pino Catizone, il radicale Silvio Viale, il candidato alla segreteria provinciale Matto Franceschini Beghini.
E intanto si attende la sentenza del Tar che sarà giovedì.
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