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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Pari opportunità, al via la raccolta firme per una legge elettorale regionale

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Il Piemonte è l’unica regione non a statuto speciale che ancora non si è dotata di una propria legge elettorale rispettosa del principio delle pari opportunità. E i risultati sono davanti agli occhi di tutti: nell’attuale consiglio regionale su 51 consiglieri solo 8 sono donne.

Alla luce di questa situazione, Torino Città per le Donne ha elaborato una proposta di legge elettorale che promuove l’equilibrio della rappresentanza e le condizioni di parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive di Consigliere regionale e di Presidente della Regione Piemonte e ha avviato la raccolta delle firme delle elettrici e degli elettori.

Da oggi e per i prossimi sei mesi sarà possibile firmare la proposta di legge in una serie di appuntamenti a Torino e presto in altre città piemontesi. La proposta e gli appuntamenti saranno disponibili su torinocittaperledonne.org.

L’associazione Torino Città per le donne ha posto al centro della propria azione la realizzazione di una profonda mutazione del volto della città e della Regione, a partire dagli organi istituzionali che le guidano e che ne devono rappresentare il motore propulsore, promuovendo un programma che comprende tra i propri obiettivi prioritari l’inclusione delle donne a tutti i livelli nella vita della comunità.

La promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, diritto sancito dalla Costituzione e dall’Unione Europea, è quindi fra gli obiettivi primari

In un contesto di rinnovamento normativo e culturale come quello che si sta vivendo, il Piemonte resta indietro poiché non ha adottato una propria legge elettorale e non ha ancora recepito le disposizioni sulla promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.

Cosa prevede questa proposta di legge?

L’introduzione della doppia preferenza di genere, ossia la possibilità di esprimere fino a due preferenze di voto, purché di genere diverso. 

Liste elettorali che indichino candidati e candidate in ordine alternato.

Un numero pari di donne e uomini candidati in ciascuna lista.

 In Consiglio regionale sono già state depositate alcune proposte di legge elettorale da parte di alcuni schieramenti politici, proposte che non hanno però ancora trovato uno spazio di discussione concreto. La raccolta delle firme sulla proposta di legge elettorale di TOxD, focalizzandosi esclusivamente sul tema della parità di genere, vuole porsi fuori e oltre le dinamiche dei diversi schieramenti, per far sentire l’urgenza di questo cambiamento attraverso la voce delle donne e la forza dell’attivismo di cittadine e cittadini.

 Perché è importante questa riforma? “Perché non è accettabile che il Piemonte, una delle Regioni trainanti dello sviluppo anche politico del Paese, non abbia ancora adeguato la normativa alle chiare indicazioni del legislatore nazionale, omettendo di adottare uno strumento che contribuisce a rimuovere gli ostacoli che limitano, di fatto, l’uguaglianza fra donne e uomini e che può assicurare l’effettiva parità di accesso alle cariche elettive. Le donne sono da sempre sottorappresentate nella politica della nostra Regione, anche se contribuiscono al gettito fiscale al pari degli uomini: per questo vanno introdotte norme volte a promuovere effettivamente l’uguaglianza fra donne uomini negli organi elettivi della Regione.” Così dichiarano le redattrici e prime firmatarie della proposta, Monica PerenoEva R. Desana e Carola Messina. “Le donne sono più della metà della popolazione. È arrivato il momento di apportare un radicale cambiamento e garantire un sistema che assicuri l’effettiva parità di accesso alle donne che vogliono rappresentare cittadini e cittadine nelle istituzioni.”

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