Non si ferma a Luca Pasquaretta l’elenco degli indagati per il secondo filone dell’inchiesta su piazza San Carlo. Il portavoce della sindaca Appendino ha ricevuto l’avviso di garanzia per i reati di invasione di terreni e apertura abusiva di luogo pubblico poichè per il maxi schermo di Parco Dora non risulta nessuna autorizzazione nè delibera comunale per l’evento.
Ma come detto accanto a Pasquaretta ci sarebbero altri dieci nomi nel registro degli indagati tra i quali anche quello di Paolo Giordana, l’ex capo di Gabinetto della sindaca, già accusato di omicidio, lesioni e danneggiamento colposi per il filone principale dell’inchiesta, quello riguardante appunto i fatti di piazza San Carlo. In realtà Giordana a detta del suo avvocato, Luigi Chiappero lo stesso che difende anche la sindaca e Pasquaretta, non ha ricevuto nessuna notifica ieri.
Ma è possibile che i nuovi reati contestati siano semplicemente stati aggiunti nel fascicolo che già conteneva il suo nome.
Tra gli altri indagati dovrebbero esserci un funzionario comunale e diverse persone che hanno collaborato a realizzare l’evento. Probabilmente anche Francesco Capra il titolare della ditta che ha fornito il maxi schermo, che nei giorni precedenti il 3 giugno ha sentito più volte Pasquaretta. Anche se Capra si è rifugiato nel silenzio senza commentare la sua posizione e affidando il tutto al lavoro dei magistrati.
La Corte dei Conti
La vicenda di Parco Dora però potrebbe non concludersi nelle aule del tribunale di Torino. Infatti potrebbe avere anche dei risvolti economici con la Corte dei conti che starebbe già esaminando il da farsi. Il problema in questo caso è l’utilizzo di un elevato numero di uomini della questura per la sicurezza di un evento che in realtà non aveva nessuna autorizzazione, incidendo però sulla spesa pubblica.