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giovedì, 24 Ottobre 2024

Napolitano: “No al voto subito, ma si faccia la legge elettorale”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ha toccato tutti temi caldi del Bel Paese. Dalla “rivoluzione” dei forconi, a Berlusconi fino alla riforma elettorale.
Giorgio Napolitano allo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato ha parlato a lungo chiedendo «massima attenzione a coloro che vivono nel disagio e che può farsi coinvolgere in proteste violente, in uno sterile moto di opposizione totale. Bisogna accompagnare, al massimo rispetto della legge l’attenzione a tutte le cause di malessere sociale».
Non è mancata la tirata di orecchie a Silvio Berlusconi: «In ogni momento un clima di civile confronto e di fruttuoso impegno, nel rispetto dei diritti di tutte le forze che vi sono rappresentate e nella riaffermazione delle regole che le camere si sono date. Le estremizzazioni non giovano a nessuno e possono solo causare guasti nella vita democratica mentre sempre e dovunque negli stati di diritto non può che riaffermarsi la separazione dei poteri tra politica e giustizia. Nessuno (leggi Berlusconi) è autorizzato ad evocare immaginari colpi di Stato a cui non saremmo estranei».
«Dall’anno scorso l’Italia, sottolinea ancora il capo dello Stato, ha conosciuto mutamenti incalzanti della scena politica, mutamenti ancora lontani da un chiaro assestamento e tali da presentare incognite non facilmente decifrabili». Napolitano si esprime anche sulla protesta dei Forconi che esprime un disagio sociale più ampio. «La crisi che ha investito l’Eurozona – dice – ha messo a dura prova la coesione sociale. Le più elaborate previsioni 2014 segnalano un rischio diffuso di tensioni e scosse sociali: un rischio che deve essere tenuto ben presente e fronteggiato in Italia. Occorre accompagnare il più severo richiamo al rispetto della legge – avverte ancora il presidente – con la massima attenzione a tutte le cause e casi di più acuto malessere sociale. Il governo registra in questo momento con comprensibile soddisfazione l’arresto della caduta del Pil, ma la recessione morde ancora duramente, e diffusa appare la percezione della difficoltà ad uscirne pienamente».
«La massima attenzione – aggiunge il capo dello Stato – va data a quanti non sono raggiunti da risposte al loro disagio: categorie, gruppi, persone, che possono farsi coinvolgere in proteste indiscriminate e finanche violente, in un estremo e sterile moto di contrapposizione totale alla politica e alle istituzioni».
Altro argomento must è la legge elettorale: «Il superamento del bicameralismo paritario, dello snellimento del Parlamento, della semplificazione del processo legislativo – avvisa ancora Napolitano – sono ormai questioni vitali per la funzionalità e il prestigio del nostro sistema democratico».

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