Ha toccato tutti temi caldi del Bel Paese. Dalla “rivoluzione” dei forconi, a Berlusconi fino alla riforma elettorale.
Giorgio Napolitano allo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato ha parlato a lungo chiedendo «massima attenzione a coloro che vivono nel disagio e che può farsi coinvolgere in proteste violente, in uno sterile moto di opposizione totale. Bisogna accompagnare, al massimo rispetto della legge l’attenzione a tutte le cause di malessere sociale».
Non è mancata la tirata di orecchie a Silvio Berlusconi: «In ogni momento un clima di civile confronto e di fruttuoso impegno, nel rispetto dei diritti di tutte le forze che vi sono rappresentate e nella riaffermazione delle regole che le camere si sono date. Le estremizzazioni non giovano a nessuno e possono solo causare guasti nella vita democratica mentre sempre e dovunque negli stati di diritto non può che riaffermarsi la separazione dei poteri tra politica e giustizia. Nessuno (leggi Berlusconi) è autorizzato ad evocare immaginari colpi di Stato a cui non saremmo estranei».
«Dall’anno scorso l’Italia, sottolinea ancora il capo dello Stato, ha conosciuto mutamenti incalzanti della scena politica, mutamenti ancora lontani da un chiaro assestamento e tali da presentare incognite non facilmente decifrabili». Napolitano si esprime anche sulla protesta dei Forconi che esprime un disagio sociale più ampio. «La crisi che ha investito l’Eurozona – dice – ha messo a dura prova la coesione sociale. Le più elaborate previsioni 2014 segnalano un rischio diffuso di tensioni e scosse sociali: un rischio che deve essere tenuto ben presente e fronteggiato in Italia. Occorre accompagnare il più severo richiamo al rispetto della legge – avverte ancora il presidente – con la massima attenzione a tutte le cause e casi di più acuto malessere sociale. Il governo registra in questo momento con comprensibile soddisfazione l’arresto della caduta del Pil, ma la recessione morde ancora duramente, e diffusa appare la percezione della difficoltà ad uscirne pienamente».
«La massima attenzione – aggiunge il capo dello Stato – va data a quanti non sono raggiunti da risposte al loro disagio: categorie, gruppi, persone, che possono farsi coinvolgere in proteste indiscriminate e finanche violente, in un estremo e sterile moto di contrapposizione totale alla politica e alle istituzioni».
Altro argomento must è la legge elettorale: «Il superamento del bicameralismo paritario, dello snellimento del Parlamento, della semplificazione del processo legislativo – avvisa ancora Napolitano – sono ormai questioni vitali per la funzionalità e il prestigio del nostro sistema democratico».
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