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giovedì, 24 Ottobre 2024

Master di nuoto: rischia di morire in vasca perché manca il defibrillatore

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Sono state le mani dei volontari della Croce Rossa a salvare la vita a Francesco Damiani, 46enne umbro colpito da infarto prima dei campionati regionali di master di nuoto che si dovevano disputare ieri al Palanuoto di Torino.
L’uomo aveva appena terminato il riscaldamento e stava andando incontro ad alcuni amici quando è stato colto dal malore e si è accasciato a terra. Subito in suo soccorso sono accorsi il medico della competizione ed alcune volontarie della croce rossa che hanno effettuato un massaggio cardiaco. Mentre sull’ambulanza presente sul posto mancava il defibrillatore.
Per questo è stato necessario chiamare una seconda ambulanza che è arrivata dopo venti minuti e sulla quale, dopo averne stabilizzate le condizioni, il 46 enne è stato trasportato all’ospedale Mauriziano è operato.
Le gare dei master, con 400 partecipanti, sono invece state sospese mentre crescono le polemiche per l’assenza di adeguate strumentazioni sulle ambulanze negli eventi sportivi, fatto per cui ad oggi non è stata pensata nessuna legge che possa risolvere la situazione.

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