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giovedì, 24 Ottobre 2024

M5s Circoscrizione 2: “Sul Bilancio le lacrime di coccodrillo del Pd”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Ufficio stampa e Comunicazione Gruppo consiliare M5s Torino

Giovedì 16 febbraio nella riunione di Consiglio alla Circoscrizione 2 di Torino la minoranza M5s si era trovata a discutere un ordine del giorno firmato dalla maggioranza, Partito Democratico, Moderati per Fassino e Lista civica per Fassino, con titolo “Bilancio 2017 tagli che non possano mai di moda”.
Il tema dell’odg è la richiesta del comune ai presidenti di circoscrizione di profilare un bilancio con un possibile taglio del 25% sulle cifre dello scorso anno e di segnalare i contributi e i progetti che così non sarebbero potuti partire, schede che sarebbero dovute arrivare in comune per il 26 gennaio ma che non sono arrivate.
Già nel titolo dell’odg è presente il succo del discorso, le circoscrizioni hanno sempre ricevuto tagli negli ultimi anni ma, a nostra memoria, non è mai stato sollevato un tale polverone.
In aula si son stracciate vesti per i servizi che non potranno essere erogati nel 2017, servizi che invece erano presenti l’anno scorso, consiglieri attoniti di fronte ad una mancanza così ampia di fondi, (“mai successo prima!”) ma il taglio del 2016, tra l’altro recepito a metà anno e non in modo preventivo, a quanto ammontava?
A Mirafiori Sud, ex Circoscrizione 10, si parla del 20% (e anche maggiori in anni precedenti), quindi un differenziale del 5%, non del 25%..
Qualcuno ha pure messo in campo una teoria per cui il taglio possa avvenire per il differente colore politico del comune e delle circoscrizioni, peccato che questo sia già stato effettuato proprio negli assessorati, sintomo che non si tratti di ripicca, ma di vera mancanza di fondi.
Durante la campagna elettorale, il governo precedente si vantava di aver proceduto con l’abbattimento del debito e che i conti fossero a posto… Peccato che già a giugno la nuova giunta abbia dovuto provvedere con un assestamento di bilancio di 6 milioni di euro bruciando il tesoretto che aveva creato con il taglio del 50% degli staffisti degli assessorati.
Per non parlare della chiusura del Bilancio a fine anno, la manovra che è stata fatta ammonta a quasi 60 milioni di euro, per coprire spese ripetibili non messe a bilancio, come 2 milioni per il trasporto disabili, 2 per il piano neve, 1 per servizi educativi, 2.5 per contratti di servizio, 0.8 per il funzionamento di soris, 1.5 per la gestione e notifica sanzioni… Tralasciando gli 1.8 milioni che mancavano a settembre per aprire le scuole comunali.
La città paga le rate dei mutui di GTT e infraTO per la metro 1 ma questi nel bilancio erano coperti da misure straordinarie e non ordinarie, insomma il bilancio era incollato ma non stava insieme e ogni anno si procedeva con tagli improvvisi. Ora si sa quali siano le cifre disponibili e tutta la città ha risorse in meno, anche per colpa dei grossi interessi che paghiamo su una miriade di mutui accesi per ogni motivo, alcuni con tassi di 10 anni fa.
La cosa divertente è che la maggioranza circoscrizionale chiede trasparenza, la stessa maggioranza che un mese fa ha bocciato una mozione di un cittadino che chiedeva vera trasparenza sul bilancio, con la pubblicazione dello stesso sul sito internet.
Sempre sul tema trasparenza e disponibilità di fondi si gioca la partita di “Azione45”, che porterà quasi un milione di euro nel nostro territorio, peccato che la maggioranza abbia deciso nelle segrete stanze come investire i fondi senza interpellare il consiglio, peccato che così non abbiano centrato le richieste e sia tutto da rifare.

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