di Diego Novelli
La deplorevole gara a “Populismo senza frontiere”, in corso in Parlamento e fuori, è destinata ad incentivare giorno dopo giorno la nefasta antipolitica che sta avvelenando il Paese e il cui sbocco finale (se non ci sarà una seria sterzata) non potrà non avere negativi risultati, sul piano della tenuta del tessuto democratico e civile della nostra Repubblica.
La competizione vede sul campo da una parte il segretario del Pd nella sua duplice veste di leader del partito di maggioranza relativa a Montecitorio, nonché di presidente del Consiglio dei Ministri, e dall’altra il suo maggiore concorrente sia numericamente che ideologicamente in questo gioco perverso: l’inventore del Vaffanculo Day.
Infatti, uno dei cavalli di battaglia di Renzi a sostegno del suo personale referendum costituzionale è quello della riduzione dei costi della politica. Non di praticarla, viverla, sostenerla in modi diversi dagli attuali.
Leggi l’articolo integrale sul numero 11 del 15/11/2016 del mensile Nuovasocietà, in edicola e in abbonamento