Sono tanti i progetti raccolti dalla piattaforma Innova.To nell’ambito di Torino Smart City. La manifestazione, che in realtà è una vera e propria gara, nata dall’idea di due dipendenti della Città, dava la possibilità agli impiegati dell’amministrazione comunale, in gruppo, o individualmente, di presentare dei progetti per migliorare i servizi e l’organizzazione del Comune. E alla “giuria” sono arrivate idee per il risparmio energetico, quello della carta, per lo snellimento delle pratiche e per informatizzare meglio gli archivi. 72 progetti che hanno coinvolto 111 persone. Le migliori idee sono state premiate con una cerimonia ma a vincere questa volta sono proprio tutti i partecipanti che hanno dimostrato l’amore per la Città «10mila dipendenti – spiega l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Enzo Lavolta – possono essere 10mila innovatori e il progetto innova.com è mato proprio da questa idea».
«Una semplice idea che è diventata un semplice progetto – aggiunge l’assessore- nel quale abbiamo coinvolto la comunità dei lavoratori a pensare “smart”».
La premiazione si è svolta nella Sala Agorà in via XX Settembre ei vincitori hanno ricevuto, oltre alla menzione speciale a firma del sindaco di Torino Piero Fassino, 2 biciclette elettriche da Enel, 8 smartphones forniti da Huawei, 10 accessi al quotidiano on line dall’Editrice La Stampa, 20 abbonamenti al servizio di carsharing (Car City Club – Carsharing Torino) e 20 di bikesharing ([TO]Bike – Gruppo Comunicare), tutte realtà imprenditoriali partner dell’iniziativa.
«Il risultato di questa competizione è la valorizzazione all’interno dell’organizzazione comunale di processi ed innovazioni che potranno essere tenute in buona considerazione trasformandole in nuovi servizi e soluzioni in grado di creare al contempo vantaggi economici e sociali – ha sottolineato il Sindaco Piero Fassino»
«L’iniziativa – conclude – ha evidenziato una visione integrata della macchina pubblica promuovendo indubbiamente la partecipazione e la condivisione di conoscenza secondo un buon modello di organizzazione collaborativa».
(foto da Twitter)