Le due puntate appena concluse ci consegnano i tre aspiranti chef che si scontreranno in diretta tv il 6 marzo per titolo di terzo MasteChef italiano. Sono Almo, Enrica e Federico i tre che dopo tutto questo tempo passato probabilmente a guardarsi in tv, dovranno darsi battaglia nella cucina più televisiva del mondo.
L’episodio numero 20 si è aperto con il lancio del prossimo cooking show del brand internazionale MasterChef, infatti gli ingredienti della mistery box sono stati scelti dai tre giudici che dal 12 aprile daranno vita a Junior MasterChef, la sfida dei bambini ai fornelli, ovvero l’inossidabile Bruno Barbieri, Lidia Bastianich e Alessandro Borghese.
Messo da parte il marketing, diventano protagonisti una gallinella e una gallina che i quattro concorrenti preparano per per i tre giudici con il fine di ottenere i vantaggi della vittoria. Vince per la prima volta Enrica con “Ravioli di mare a sorpresa” con mostarda e barbabietola, su ristretto di gallinella. La sua prima volta sul gradino più alto del podio è premiata dal vantaggio di avere più tempo degli altri nel fare la spesa e nella preparazione, e non in ultimo, decidere a chi assegnare i tempi minori utili alla preparazione di una filetto di maiale in crosta con salsa bernese e patate alla lionese. A dire il vero l’ingrediente nascosto sotto il telo in dispensa era una splendida pasta lievitata che poi servirà a fare la “crosta” del filetto con necessario “camino”.
Enrica sfrutta il suo vantaggio per punire Federico il dottore assegnadogli solo 30 minuti per una preparazione che li richiede a mala pena e la cuoca fiorentina centra il bersaglio: il dottore capitola in malo modo e rinunciando alla prova in esterna, sarà il protagonista del duello finale con il perdente del pressure test.
Vince Salvatore nove/otto, che andrà a cena con Joe Bastianich in un ristorante stellato, dove poi si svolgerà la sfida in esterna.
Si torna in Piemonte per l’esterna, precisamente ad Alba nelle Langhe dove i tre concorrenti dovranno lavorare in brigata in un tempio dell’ enogastronomia italiana: “Piazza Duomo” ad Alba uno dei sette ristoranti in Italia a vantare ben tre stelle Michelin diretto dallo chef Enrico Crippa, allievo di Gualtiero Marchesi e amante della filosofia culinaria giapponese.
L’impresa è ardua e i tre chef dilettanti si trovano proiettati in una delle cucine più famose d’Italia. Vengono divisi dallo Chef Crippa e lavoreranno ciascuno a contatto con elemento dello staff che farà capire loro come si lavora sotto pressione. Almo se la cava bene e regge la botta, Salvatore con la sua autoironia ammette di non essere a proprio agio e Enrica resiste. I piatti sono stellari e ricercati e i tre non sfigurano. Vince Almo su decisione dello Chef Enrico Crippa, Enrica e Salvatore al pressure.
Qui si sfidano con la cucina del giorno dopo, quella degli avanzi e primeggia Enrica che raggiunge Almo direttamente in semifinale. Bruno barbieri punzecchiato da Joe si mette la casacca e dimostra come nella metà del tempo dei concorrenti riesca a realizzare un piatto con il doppio degli ingredienti e presumibilmente, di una qualità oltre misura.
Salvatore sfida Federico che si dimostra umano nel raccontare perchè ritiene importante MasterChef ad un duello a base di salsiccia e ingredienti pescati alla cieca, il capitano di lungo corso propone la tradizione senza peperone (che sarà fatale, il dottore rimane sul concettuale con polpettine e salse.
Vince Federico e Salvatore deve lasciare grembiule e cucina con gli abbracci degli chef, un sorriso e qualche lacrima. Gli altri tre dal balcone pensano già alla prossima sfida dove scopriremo chi sarà il terzo MasterChef italiano.