Gli interventi di riqualificazione del carcere Lorusso e Cutugno, nel quartiere Vallette di Torino sono stati realizzati dagli stessi detenuti. Gli interventi effettuati fanno parte dei progetti “Liberi Bimbi” e “Liberiamo le competenze”, e hanno riguardato in particolare il settore energetico. I reclusi infatti, hanno lavorato all’impermeabilizzazione del tetto e alla riqualificazione energetica del teatro della casa circondariale torinese e si sono occupati della ristrutturazione della palazzina dei detenuti semiliberi che da marzo ospiterà le mamme recluse con i propri figli.
Si tratta di progetti promossi e finanziati dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, da Saint-Gobain Italia, la Regione Piemonte e la Compagnia di San Paolo. Quaranta in tutto i detenuti che hanno lavorato alla riqualificazione e al corso di 600 ore, mentre il nuovo centro potrà accogliere undici madri-detenute con i loro bambini.
«Si parla sempre di umanizzazione del carcere, pena utile e rieducazione – sottolinea il direttore della Casa Circondariale Domenico Minervini – concetti che vanno declinati con contenuti sostanziali. Con questi progetti siamo riusciti a fare un passo in questo senso» ha concluso il direttore.
Soddisfatti anche i detenuti che hanno parlato di «un’esperienza importante» e raccontano di come durante i lavori sia sia creato un gruppo. «Ci siamo aiutati fra noi e abbiamo imparato cose che speriamo possano servirci per trovare lavoro quando torneremo liberi» hanno commentato. «Poter star fuori dalle celle per fare un’attività formativa e lavorativa non è una cosa da poco. E quando esci la percentuale del pericolo di recidiva diminuisce in rapporto a quanto hai imparato».