Condanna a due anni e 4 mesi per Alberto Morano, il notaio e consigliere comunale di Torino, già candidato sindaco con la sua lista civica, nel processo per la cosiddetta guerra delle discoteche.
Secondo l’accusa Morano avrebbe chiesto, tramite un intermediario, denaro al responsabile della discoteca Cacao per non portare avanti le azioni in Consiglio comunale relative alla scoperta di presunti abusi e irregolarità della struttura. I pm Giancarlo Avenati Bassi e Gianfranco Colace avevano chiesto 4 anni e 6 mesi. Morano è inoltre stato interdetto per due anni dai pubblici uffici.
Il consigliere si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e aveva ottenuto l’assoluzione in primo grado. Ora, di fronte alla Corte d’Appello, la sentenza si è ribaltata. Morano viene comunque assolto per due capi di accusa mentre per la tentata concussione è stato derubricato a tentata induzione indebita.
In base a quanto stabilito dalla legge Severino Morano è sospeso con effetto immediato dal ruolo di consigliere comunale. Condannati anche gli altri imputati: l’ex consigliere comunale Angelo D’Amico (2 anni e 1 anno), gli imprenditori Ferdinando Montalbano e Antonio Biondino (1 anno).
A subentrare a Morano in consiglio comunale sarà Francesca Parlacino, prima esclusa alle scorse amministrative per la lista della Lega e attualmente collaboratrice in Consiglio Regionale.