16.8 C
Torino
lunedì, 16 Settembre 2024

Grande attesa per l’eclissi di sole del 20 marzo. Alcuni temono il rischio black out

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Moreno D’Angelo
Il buio in pieno giorno. C’è molta attesa per la prossima eclissi attesa per il prossimo 20 marzo. La luna comincerà a coprire il disco solare a partire dalle 9 del mattino. In Italia sarà un’eclissi parziale che avrà il suo momento clou intorno alle 10:30. Sarà ben visibile dall’Europa, Russia e Nord Africa. Questo proprio in corrispondenza dell’equinozio di primavera per la gioia dei tanti complottisti e esoteristi che, su fenomeni e congiunzioni astronomiche non mancheranno di trovare misteriose chiavi di lettura e veggenza (quasi sempre catastrofiche).
In Italia l’eclissi (dal greco “abbandono”, “mancanza”) sarà ben visibile specie al nord. A Torino e Milano la nostra stella sarà oscurata per il 70 per cento mentre scendendo verso sud, il fenomeno sarà via via meno intenso, ma pur sempre d’effetto. In Sicilia verrà coperto solo per metà. Per assistere al totale oscuramento e alla magia del buio in pieno giorno bisognerà recarsi molto a nord fino alle isole Fær Øer, dove si stanno organizzando dei viaggi e crociere per seguire l’evento che si preannuncia come uno dei fenomeni più suggestivi degli ultimi anni.
Un’eclissi solare tra le più significative, come non accadeva da 16 anni da quell’11 agosto 1999 quando tutta l’Europa rimase con il naso all’insù incantata da un’eclissi rimasta nella storia e nei ricordi di tante persone per la sua durata e intensità.
C’è che ha già iniziato a diffondere l’allarme per possibili black out in Europa che sarebbero causati da una, alquanto improbabile, crisi del sistema fotovoltaico.
Non considerando che i pannelli solari funzionano grazie ai fotoni della luce e non “abbronzandosi” ai raggi del sole e che, in ogni caso, il disco solare risulterà quasi completamente oscurato per pochi minuti. Per alcuni si tratterà di una sorta di banco di prova per i paesi centro europei dove, il ricorso all’energia solare attraverso celle fotovoltaiche, potrebbe registrare delle difficoltà. Per il nostro sistema elettrico sono invece molto pericolose e potenziali fonti di black out le effusioni  di plasma solare e le conseguenti tempeste elettromagnetiche che possono invalidare il funzionamento dei satelliti delle telecomunicazioni della nostra rete elettrica. Casi eccezionali che fortunatamente si sono registrati molto raramente.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano