Silvia, transgender, ha raccontato sulla pagine di gay.it quando accaduto a lei e al suo compagno venerdì 7 maggio a Torino. “Io e il mio ragazzo siamo andati a cena fuori. Io ero vestita al femminile, ma senza tacchi o gonna. Indossavo un semplice jeans, una felpa e un po’ di trucco. Passeggiavo a braccetto con il mio fidanzato, quando un ragazzo si è alzato di scatto e ci ha urlato “fr*ci di merda! Io vi ammazzo!”. L’aggressore un giovane armato di una bottiglia. “Io l’ho guardato in faccia e lui mi ha detto “non mi devi neanche guardare perché ti ammazzo! Devi stare muto…”, continua nel racconto Silvia, che dice che il giovane ha provato a colpirli con dei calci.
“Ha provato a tirarmi un calcio ma era ubriaco e io l’ho schivato. In quel momento non sapevo se mi avrebbe colpita, perché stava proprio a fianco a me. Noi abbiamo fatto finta di niente, abbiamo cercato di mantenere la calma, in fondo eravamo soltanto a 200 metri dall’albergo, però era un punto isolato, non c’era in giro nessuno a parte noi. Lui continuava a urlarci dietro “froci! Froci di merda! Vi ammazzo! Non dovete dire niente!“
“Da diverso tempo ho sempre con me lo spray al pepe per autodifesa – spiega Silvia – Venerdì prima di uscire l’ho posato. Mi sono detta “Torino è una città lgbt-friendly, sta migliorando, non c’è bisogno che me lo porti dietro. Mentalmente pensavo che magari ero prevenuta a volerlo portare sempre con me, ma quella sera senza mi sono sentita insicura”.