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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Fondazione CRT, via libera al Bilancio 2019: 86 milioni di avanzo

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, che si è riunito oggi in teleconferenza sotto la Presidenza del Professor Giovanni Quaglia, ha approvato il progetto di bilancio 2019: il documento sarà sottoposto all’esame del Consiglio di Indirizzo il mese prossimo.

Il bilancio consuntivo 2019 si chiude con un avanzo d’esercizio pari a 86 milioni di euro. Un dato certamente positivo, realizzato grazie al consistente incremento del risultato di negoziazione titoli, all’aumento dei dividendi incassati dalle principali società partecipate e, in generale, a una prudente ed equilibrata gestione del patrimonio, prioritariamente finalizzata a fornire le risorse per l’attività istituzionale.

Ampiamente positiva la posizione finanziaria netta, salita da 254 milioni di euro nel 2018 a oltre 417 milioni di euro nel 2019 (+65%). Anche il patrimonio nettoregistra un incremento di 30 milioni, arrivando a superare i 2,25 miliardi di euro.

Gli importanti risultati ottenuti dall’attività di investimento, tra i migliori degli ultimi anni, malgrado i rendimenti dei titoli obbligazionari in costante diminuzione, hanno consentito alla Fondazione di registrare un’elevata performance di gestione, mitigata da selettive rettifiche di valore sulle partecipazioni strategiche detenute. In assenza di tali rettifiche, l’avanzo d’esercizio avrebbe superato i 171 milioni di euro, con un incremento rispetto all’esercizio 2018 di oltre 79 milioni di euro (+86,3%).

L’attenzione rivolta al perseguimento di un’efficiente ed equilibrata gestione operativa  ha consentito di registrare oneri di funzionamento in leggera flessione. L’onere per le imposte supera i 25 milioni di euro (+8,4 milioni di euro rispetto all’esercizio 2018) e il carico fiscale complessivo sostenuto dalla Fondazione nel 2019 arriva a 29,4 milioni di euro (21,3 milioni di euro nel 2018). Un livello molto alto, se rapportato al ruolo di connessione, supporto e aiuto svolto dalla Fondazione a favore del territorio.

Nel corso del 2019 la Fondazione CRT ha attivato risorse a favore dell’attività istituzionale per circa 67 milioni di euro: interventi focalizzati su welfare e salute pubblica, ricerca e istruzione, arte e beni culturali. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha continuato ad affiancare ulteriori iniziative nella logica dei mission related investments arrivando a mettere complessivamente a disposizione del territorio 73 milioni di euro.

Con una disponibilità superiore ai 140 milioni di euro, il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, irrobustito con lungimiranza già negli anni scorsi, garantisce continuità e forza all’attività istituzionale futura della Fondazione.

“In un momento in cui la gravissima emergenza sanitaria in atto mette a dura prova la tenuta dell’intero sistema economico e sociale, dalla Fondazione CRT arriva un segnale concreto di speranza per il futuro – commenta il Presidente Giovanni Quaglia –. La forza espressa dal bilancio, frutto del grande impegno di tutta la struttura, dimostra infatti che la Fondazione è in grado di continuare a offrire un fondamentale supporto al territorio, orientando al meglio i propri interventi alla luce della grande operazione di ascolto degli ‘Stati Generali’ e delle nuove, complesse sfide emerse nelle ultime settimane, inimmaginabili a inizio anno”.

“I risultati economico-finanziari molto soddisfacenti raggiunti nel 2019 confermano anche quest’anno la solidità delle fondamenta della Fondazione CRT e ci consentono di poter affrontare con maggior fermezza e resilienza il momento di storica complessità che stiamo vivendo in questi giorni sui mercati a livello globale – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. La mirata attività di gestione e negoziazione degli investimenti, il continuato e convinto rafforzamento della nostra posizione finanziaria netta negli ultimi anni, insieme all’efficiente gestione operativa, costituiscono ora più che mai elementi fondamentali per porre in essere fin da subito azioni necessarie per il superamento dell’emergenza e attivare strategie fatte anche di competenze e relazioni internazionali, per contribuire, insieme agli altri attori del territorio, alla necessaria ricucitura sociale ed economica del ‘giorno dopo’, quando la fase acuta sarà passata e molto dovrà essere fatto”.

 

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