Piero Fassino, ex sindaco di Torino e oggi consigliere comunale è tra i primi a commentare la decisione degli editori di lasciare il Salone del Libro di Torino per far nascere una nuova manifestazione a Milano
«Un esito scontato – dice in nota Fassino – I vertici dell’Aie avevano deciso fin dall’inizio di voler organizzare un Salone a Milano. Sarebbe stato più sincero da parte dell’Aie dirlo subito e non far credere che avrebbe esaminato più proposte, cosa che in realtà non è mai avvenuta».
«È una scelta – aggiunge l’ex primo cittadino – che renderà più difficili i rapporti tra Torino e Milano, due città sempre più complementari che per il loro sviluppo hanno interesse a costruire progetti comuni e non a perdersi in conflittualità competitive».
«Torino in ogni caso – conclude Fassino – non può rinunciare a essere una città del libro e a valorizzare in forme nuove e con nuovi progetti un patrimonio accumulato in trent’anni di attività che ha raccolto unanimi riconoscimenti nazionali e internazionali».