La vicenda delle Luci d’Artista vandalizzate in piazza Montale, quartiere Vallette, arriva in consiglio comunale. I 14 pannelli dell’opera di Ice Cream Light di Vanessa Safavi verranno sostituiti entro questa settimana, come ha spiegato l’assessora alla Cultura Francesca Leon, che ha assicurato che ci saranno altre manifestazioni per animare il quartiere nel periodo natalizio. Sui 5 mila euro il costo della sostituzione,
Gli ormai famosi coni gelato sono stati distrutti sabato scorso. «Evidenzio che stiamo parlando di un’iniziativa concordata con il Tavolo Vallette per abbellire la piazza – ha spiegato la consigliera M5s Deborah Montalbano – Nel quartiere è stata apprezzata l’iniziativa di Luci d’Artista, ma non la configurazione dell’installazione con la posa dei coni gelato».
«Le Luci rappresentano un primo interfacciamento con il quartiere, un gesto simbolico. Abbiamo in programma molti progetti per il futuro, ma non c’è dubbio si stia lavorando con difficoltà in quella zona», ha concluso Montalbano.
Fabrizio Ricca della Lega Nord ha invece evidenziato quanto accaduto: «Vista l’accoglienza manifestata in piazza Montale durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (quando la sindaca venne contestata dal Comitato Vallette-Lucento, ndr), difficilmente poteva andare diversamente».
«Alle Vallette il clima è quello che è, in una periferia abbandonata da chi oggi amministra la città, e usata soltanto come bacino elettorale», ha aggiunto il capogruppo leghista.
«Si è promesso tanto, ma l’unica risposta data sono state delle luci a forma di gelato installate nella piazza. Suggerisco alla Giunta di riflettere e di provare a ragionare in un’ottica più ampia per dare maggiore spazio alle periferie in una città rimasta legate alle logiche del centro cittadino. Riguardo le dichiarazioni del dottor Beatrice, credo sia stata un’uscita davvero infelice e sarebbe bene facesse un passo indietro», ha concluso Fabrizio Ricca.
Il consigliere del M5S, Massimo Giovara, trova invece «triste quando l’opposizione non è mai costruttiva e propositiva, quando dice soltanto “non va mai bene niente”. Un’opposizione che dà risalto soltanto a delle banali sassate, quando invece in un quartiere difficile è stato rispettato il programma del Movimento, collocando anche delle Luci d’artista».
Delusa dal dibattito in aula Eleonora Artesio di “Torino in Comune – La sinistra”: «Oggi mi sarei aspettata una discussione su come gli investimenti strutturali di contrasto alle diseguaglianze si avvalgono di più leve, di cui una è la cultura, e di quanto anche aspetti simbolici quali la collocazione delle Luci d’Artista siano, meglio se in processo condiviso, dei segni di illuminazione delle diverse posizioni territoriali e sociali della città; un argomento da parte mia condivisibile. Ma sembra esserci, in realtà, una semplice indignazione alla carta, a seconda della provenienza politica delle nomine in ambito culturale».