Il freddo pungente e la neve che sta imbiancando Torino ha fatto scattare l’emergenza senza fissa dimora. L’arcivescovo Cesare Nosiglia ha rivolto un nuovo appello a parrocchie e istituti religiosi, in particolare del centro storico, per l’accoglienza chi ha bisogno di riparo. Un nuovo impegno, che sposa i reiterati moniti di Papa Francesco, e che vede la Diocesi di Torino ampliare il servizio di accoglienza notturna, già ora in funzione nel dormitorio di via Cappel Verde in centro. Nella struttura sono stati resi disponibili ulteriori 15 posti letto che potranno ancora salire per far fronte all’emergenza.Il servizio, attivato in collaborazione con il Sermig, prevede anche l’offerta di cena e colazione. «Occorre prestare la massima attenzione ai fratelli e alle sorelle senza dimora, per offrire loro un locale dove possano trascorrere la notte e trovare un’accoglienza fraterna». La diocesi torinese, seguendo i moniti del suo Arcivescovo, è fortemente impegnata nel fronteggiare questa emergenza. Solo a seguito delle notizie di povere persone che muoiono al gelo nei loro improvvisati ripari si riscopre periodicamente il dramma dei senzatetto il cui numero, secondo le testimonianze del mondo del volontariato, continua ad aumentare anche nel capoluogo piemontese.