di A. D.
Già Silvio Berlusconi quando era premier aveva preferito la Mercedes a un’italica marca di automobile, sollevando non pochi problemi. Che si chiami Fca, che molto sia stato spostato oltre Oceano, e che sia rimasta meno “roba” sotto la Mole, ciò non significa che chi pensa a Torino non pensi alla Fiat. Eppure la nostra sindaca Chiara Appendino preferisce tradire la casata a lei vicina non solo per simpatie calcistiche per farsi portare in giro agli eventi ufficiali.
Una delle sue parole d’ordine è ecologia e così ha scelto la macchina elettrica della giapponese Toyota, la Nissan Leaf 100 per cento elettrica, le cui chiavi le sono state consegnate dall’amministratore delegato di Nissan in Italia Bruno Mattucci la scorsa primavera. Una scelta non casuale, visto che come da sempre dichiarato l’amministrazione 5 Stelle vuole incoraggiare l’utilizzo di veicoli elettrici, tanto che si sta pensando a un ingresso gratuito in Ztl e sono state aumentate le colonnine di ricarica in città.
Un “tradimento”, quello alla Casa Madre del Lingotto, che in parte è giustificato. Infondo che colpa ne ha l’Appendino se la Fiat-Fca non ha ancora lanciato una vettura elettrica in Italia, ma ci sta ancora lavorando?