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giovedì, 19 Settembre 2024

Daniele Valle, presidente della III Circoscrizione: “San Paolo sporca anche per colpa dei residenti”

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A seguito del malcontento dei cittadini, siamo andati a parlare con il presidente della terza circoscrizione Daniele Valle.
Come mai in Borgo San Paolo il problema dell’immondizia dilaga? E come mai in questo quartiere non c’è la raccolta porta a porta?
«I problemi sono fondamentalmente due: il primo riguarda la logistica del quartiere che non aiuta sicuramente sul piano organizzativo, poiché Borgo San Paolo è come una tela di ragno, ricco di vicoli e vie minori molto strette e spesso a senso unico, in secondo luogo, i condomini nella zona sono spesso privi di cortili interni e passo carraio. Tutte queste difficoltà inoltre, renderebbero il servizio più oneroso».
Ma secondo lei con la raccolta porta a porta la situazione potrebbe migliorare?
«Sicuramente sì, perché sparirebbero i cassonetti dell’indifferenziata che vengono usati come punti di scarico per rifiuti di ogni genere da molti cittadini, pur avendo un servizio Amiat gratuito che con una telefonata si occupa della raccolta dei cosiddetti rifiuti ingombranti, dai mobili agli elettrodomestici. Evidentemente, per molti è molto più facile liberarsi di questi oggetti in altri modi».
È prevista in futuro l’introduzione della raccolta porta a porta?
«Purtroppo no. Circa un anno fa abbiamo provato a proporla, ma non è stato possibile arrivare ad una soluzione, proprio per i problemi prima citati, al contrario invece del quartiere Crocetta, nel quale partirà tra circa un anno. Ci tengo però a sottolineare una cosa il problema della sporcizia a San Paolo c’è sempre stato, anche prima che la raccolta porta a porta arrivasse negli altri quartieri. Questa zona è sempre stata più sporca delle altre, eppure i servizi di nettezza urbana sono gli stessi in tutta Torino. Forse anche gli abitanti hanno le loro responsabilità».
Passiamo ad un’altra problematica, quella dell’amianto. Fino a qualche anno fa il Centro Sportivo Robilant, un tempo noto come dopolavoro Lancia, tanto per citarne uno, era tra le costruzioni più pericolose. Com’è ora la situazione?
«Ora il centro è del tutto sicuro. È stato bonificato da tempo e non c’è più nulla di cui preoccuparsi. Sono anche partiti i lavori nel terreno adiacente che fiancheggia via Caraglio, ma sono appena agli inizi e di quel terreno non so molto, anche perché stanno scavando proprio per vedere cosa c’è sotto, sperando di non trovare brutte sorprese».
E cosa ci dice del Gabrio?
«Il Gabrio, come in molti già sanno, è un centro sociale di via Revello, in quella che una volta era una scuola elementare e pensi che io frequentavo la seconda proprio in quella scuola quando hanno deciso di spostarci per il problema dell’amianto. Da allora il Comune non è mai potuto intervenire poiché la struttura è stata subito occupata, ma gli occupanti del Gabrio non potendo prendersi carico della bonifica hanno pensato bene di liberare la struttura. Nel frattempo sono passati diciannove anni ma l’amianto, tetto a parte, non si è deteriorato molto. Nel 2012 sono stati stanziati i fondi per la bonifica che finalmente partirà fra un anno. Da dicembre inoltre, il Gabrio si è spostato a Via Milio nell’ex Pezzani, ormai chiusa da mesi, ma anche quella struttura dovrebbe essere visionata, ma non possiamo proprio perché occupata».
E Per quanto riguarda l’ex Biblioteca civica?
«Quella è stata messa in sicurezza. L’amianto presente è stato capsulato. Comunque per aggiornare i nostri cittadini c’è il nostro sito istituzionale che cerchiamo di tenere sempre aggiornato».

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