Case che crollano, fiumi che esondano, foreste tranciate di netto dalla furia della natura. Il Paese è in ginocchio per il maltempo e loro che cosa fanno? Si scoperchiano con un selfie ciò che non ti aspetti: i loro corpi. E lo fanno nella più assoluta indifferenza per l’intimità con cui gli esseri normali controllano l’insicurezza sempre in agguato tra le lenzuola.
Loro, è oramai stranoto, sono la bluebell Elisa Isoardi e il celodurista al pistacchio verde che regna sul colle più piccolo della capitale, il Viminale, ultimi interpreti in ordine di tempo de “C’eravamo tanto amati” alla Ettore Scola. A renderlo noto è stato lei con un post coram populo in cui ha confessato la fine della storia d’amore.
Per la verità, pare che tra i due i sentimenti fossero da tempo vittime incolpevoli di una siccità profonda. Ma colpisce che l’annuncio sia stato dato proprio in questi giorni di tregenda, con i torrenti grossi e pastosi di melma e acque furibonde contro gli ostacoli improvvisati dagli uomini per inettitudine e soperchieria.
Insomma, un tempismo agghiacciante che non sarebbe neppure venuto in mente ad un’oca giuliva di film Anni Sessanta. Ma oggi, evidentemente, l’intelligenza si spende poco e male sull’unico tavolo che può aiutarci a dare prospettiva alla nostra esistenza: i rapporti interpersonali.