La consigliera regionale Monica Canalis, vicesegretario del Partito Democratico del Piemonte, stigmatizza “il blackout dei dati Covid-19 dell’Asl Cn2”, avvenuto con “la disattivazione del portale contenente i dati clinici dei pazienti contagiati, fatta senza garantirne la migrazione”. E chiede alla Regione di “risolvere al più presto il problema, perché il monitoraggio dei pazienti non può subire interruzioni”.
“Ieri alle 18 – spiega Canalis – il portale contenente i dati clinici dei pazienti, usato in Asl Cn2 da oltre un mese, è stato disattivato per passare alla nuova Piattaforma Covid, annunciata il 4 maggio. Ma non è stata garantita la migrazione dei dati e l’accesso dei medici è stato interrotto”.
“Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid-19 – aggiunge – in Piemonte sono ancora decisamente poche e se il passaggio alla nuova piattaforma non viene assicurato in modo efficiente rischiano la paralisi. Nel nuovo portale non sono ancora accessibili tutti i dati inseriti per la continuazione della presa in carico da parte dei medici Usca e dei medici di base. La nuova procedura, non condivisa con medici e sindacati, e non è stata testata e presenta notevoli difficoltà tecniche”.
“L’accaduto è grave – afferma – perché sui dati dei pazienti curati a domicilio e sul loro monitoraggio si gioca la sfida dei prossimi mesi contro il virus. Il Piemonte è molto arretrato sulla sorveglianza attiva dei pazienti e questo episodio accresce il nostro allarme”.