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lunedì, 16 Settembre 2024

C’est reparti! Charlie Hebdo a Milano

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Dopo un mese e mezzo di stop, da stamattina i cittadini francesi potranno tornare ad acquistare Charlie nelle edicole.
Con una tiratura di oltre 2,5 milioni di copie, il settimanale satirico vittima dell’attentato del 7 gennaio scorso torna con in copertina un cane che scappa con una copia di Charlie Hebdo in bocca. Ad inseguirlo caricature tra l’umano e il canino di Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen, Papa Francesco e uno jihadista, rappresentato come un grosso lupo nero con un kalashnikov in bocca.
A Milano, la mostra “Siamo tutti Charlie” ricorda gli attentati e il messaggio degli autori uccisi, con omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più di 70 stranieri.
Tra loro anche le firme di Silver, Bruno Bozzetto, Leo Ortolani, Don Alemanno,Adriano Carnevali, Giacomo Bevilacqua, Sio, Fabio Celoni, Silvia Ziche, Gipi, Davide Toffolo.
Un’intervista a Luigi Bona, direttore del Museo del Fumetto e curatore della mostra “Siamo tutti Charlie” (fino al 15 Marzo, Spazio Fumetto WOW – Viale Campania, 12, Milano).
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