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martedì, 22 Ottobre 2024

Cassa integrazione in deroga per i lavoratori intermittenti dello spettacolo

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In Piemonte circa tremila lavoratori intermittenti dello spettacolo potrebbero essere esclusi dall’ammortizzatore (Cig in deroga) pur in possesso dei requisiti previsti.

Il rischio di questa esclusione è stato denunciato dai sindacati confederali dello spettacolo, Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil, da Agci Cultura Italia, Confcooperative Cultura  Turismo, Sport, Legacoop Culturmedia, in una lettera inviata all’Assessore al Lavoro Elena Chiorino e al Direttore Inps Piemonte, Emanuela Zambataro.

Il testo della lettera:

Con la presente desideriamo segnalare, dando seguito a analoga iniziativa nazionale, una problematica emersa rispetto alla concessione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori intermittenti in base all’art. 22 del DL 18/2020 e all’accordo regionale tre le parti sociali sulla CIG in deroga siglato il 26 marzo scorso.

Alcuni uffici periferici dell’INPS, a seguito dell’emanazione della circolare del 28/3/2020 n. 47 starebbero negando l’accesso a tali lavoratori sulla base del richiamo effettuato in detta circolare alla precedente del 13/3/2006 n. 41, ovvero ritenendo necessario ai fini della concessione la sussistenza di chiamate annullate.

E’ del tutto evidente che lo scoppio dell’emergenza COVID-19 abbia determinato l’immediata cessazione delle attività di spettacolo in tutta la Regione, ivi compresi i lavoratori a chiamata, che sia nello spirito dell’accordo regionale che in quello della circolare INPS n. 47, dovrebbero essere ricompresi nella possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali ma che, nei fatti, oggi non lo sono, vanificando in parte la validità dell’accordo già siglato.

Desideriamo precisare che in Piemonte i circa tremila lavoratori intermittenti dello spettacolo potrebbero essere esclusi dall’ammortizzatore pur in possesso dei requisiti previsti, ovvero anche qualora abbiano effettuato nel 2019 ben oltre 30 giornate, contravvenendo alla ratio del DL 18/2020 e realizzando una disparità di trattamento rispetto ad altri lavoratori in condizioni del tutto analoghe.

Chiediamo pertanto un Vostro autorevole intervento nel ricercare attivamente una possibile soluzione a un problema molto sentito tra i lavoratori di questo settore.

Pensiamo che portare il tema nelle sedi deputate, quali la Direzione INPS nazionale e la Conferenza Stato Regioni, sarebbe di grande utilità per una rapida soluzione anche in Piemonte.

Come parti sociali diamo fin da ora la nostra massima disponibilità.

Con l’auspicio di ricevere a breve una vostra cortese risposta, cogliamo l’occasione per porgere i migliori saluti.

AGCI CulturaItalia – Mirella Margarino

SLC CGIL Piemonte Elena Ferro – Confcooperative

Cultura Turismo Sport Piemonte – Irene Bongiovanni

FISTEL CISL Piemonte – Nicola Milana

CulTurMedia – Renzo Brussolo

UILCOM UIL Piemonte – Ivano Griffone

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