Il progetto che vorrebbe la Cavallerizza assegnata all’assemblea di chi la occupa dal 2014, potrebbe non entrare in porto, nonostante la mozione di indirizzo firmata da consiglieri comunali grillini, in testa Damiano Carretto. Infatti da Napoli arrivano notizie che possono creare un precedente non da poco. (leggi articolo)
Il vicesindaco Guido Montanari aveva spesso usato l’esempio dell’ex Asilo Filangieri del capoluogo partenopeo come modello da utilizzare a Torino proprio per quanto riguarda la Cavallerizza. Bene: è notizia di questi giorni che la Procura napoletana ha aperto un’inchiesta per “abuso d’ufficio e danno erariale” e la Corte dei conti una per “incauto affidamento”.
Inchieste nate dopo la decisione del sindaco Luigi De Magistris di destinare beni della collettività ad associazioni e centri sociali, senza canoni. A Napoli sono sedici le strutture sotto inchiesta, da cui può scaturire una serie di ipotesi di reato e iscrizioni al registro degli indagati degli amministratori.
Per la Procura ci sarebbero interessi privati, tali da fare cadere il fine sociale della concessione. Insomma come detto un bel guaio, o perlomeno un cattivo esempio.
Il primo a commentare l’intera vicenda è il consigliere di opposizione Mimmo Carretta: «Leggo di abusi di ufficio, danno erariale e incauto affidamento – spiega l’esponente Dem – e non posso fare a men di evidenziare che l’esempio dell’asilo Filingeri, usato in commissione da un Montanari pomposo per sostenere la mozione Cinque Stelle che prevede la concessione della Cavallerizza agli occupanti, finisce sotto inchiesta».
«E adesso? Vuoi vedere che il prode vicesindaco anti G7 sarà costretto all’ennesima retromarcia? Vuoi vedere che qualche consigliere di maggioranza ci resterà male o magari, sempre se retromarcia ci sarà, dovrà incominciare ad inventare qualche scusa per giustificare il tutto agli occhi degli occupanti-elettori?», aggiunge sarcasticamente Carretta.
«Resta il fatto che quanto sta accadendo a Napoli è un precedente. Anzi. Una sorta di campanello d’allarme. Percorrere quella strada indicata dalla mozione che di fatto assegna agli occupanti la Cavallerizza come è avvenuto nel capoluogo partenopeo per l’asilo e altre strutture non è poi una così ottima idea come ci vorrebbero far credere», conclude Mimmo Carretta.