di Moreno D’Angelo
«Occorre ridare dignità alle istituzioni». La sindaca Chiara Appendino, aprendo i lavori del primo Consiglio metropolitano di Torino da lei presieduto, ha indicato alcune linee guida del suo mandato per riprendere un percorso di sviluppo del nostro territorio in quello che ha definito «uno dei momenti più complessi della sua storia».
La sindaca pentastellata ha sottolineato come «gli enti locali devono essere messi in condizioni di pagare i servizi per i cittadini e non rappresentare un mezzo per ripianare i deficit dello Stato.
La neosindaca ha poi attaccato duramente la legge Del Rio definita per i suoi riscontri “aberrante”: «Avrebbe anche potuto anche essere condivisibile nelle finalità poitiche, ossia la semplificazione delle strutture dello Stato, ma così non è stato». La sindaca ha denunciato un deficit di democrazia e rappresentanza spiegando: «Io presiedo questo Consiglio non in virtù di una votazione popolare, ma solo in quanto eletta sindaco dai torinesi».
In conclusione ha mosso un generale appello «alla volontà di lavorare tutti insieme per il bene del territorio e per l’interesse generale, auspicando un dialogo franco e deciso con il Governo:«Un eventuale disimpegno del Governo nell’individuare una possibile soluzione determinerà la necessità di scelte molto pesanti per la nostra Città Metropolitana».