di Andrea Doi
Arriva un nuovo documento del Collegio dei Revisori dei conti stavolta in riferimento alla delibera 01251/2017 della giunta Appendino sul “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi per il rendiconto della gestione 2016 e variazioni del bilancio 2017/2019”.
Il Collegio dei Revisori si pronuncia sulla procedura ordinaria, da effettuarsi ogni anno, al fine di valutare lo stato dei residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario corrente. Essi, dunque, consigliano «un’ulteriore approfondita analisi dei residui attivi, in quanto alcuni presentano caratteristiche di eccessiva vetustà, al fine di individuare definitivamente quelli di difficile e dubbia esazione e di eliminare in modo definitivo dalla contabilità i residui attivi che risulteranno inesigibili e insussistenti per estinzione, prescrizione e o altre cause similari».
Inoltre, i revisori evidenziano anche come «permangono elevati margini di incertezza riguardanti la pratica Westinghouse in quanto non risultano tutt’oggi pervenute le informazioni richieste all’amministrazione inerenti l’eventuale risoluzione per mancato pagamento del contratto di costituzione di diritto di superficie. Per tanto su questo ulteriore aspetto il Collegio dei Revisori sospende il proprio parere, rinviando la decisione in fase di esame delle risultanze del rendiconto». Tutto lascia pensare, dunque, che ancora non sia arrivato per intero il pagamento dei 19 milioni da Amteco Maiora e che questo possa in qualche modo rendere nulla l’intera operazione.
Insomma la maledizione Westinghouse continua a pesare sul futuro del bilancio di Chiara Appendino. Infatti il Collegio dei Revisori non solo conferma il parere favorevole con riserve, ma addirittura sospende il giudizio per quanto riguarda il famoso “caso Ream”.