Alex Pompa, il 18enne che ha ucciso il padre a coltellate per difendere la madre ha ottenuto i domiciliari grazie alla sua “emersa personalità” e al “contesto ambientale in cui il delitto è maturato”. Così si legge nelle motivazioni con cui i giudici hanno disposto per il giovane i domiciliari a casa del migliore amico, e compagno di banco, anche per “tutelarlo psicologicamente”. Anche altre quattro famiglie si erano offerte di ospitare Alex, tra cui quella della fidanzata. Alex non può avere contatti con i famigliari, ma dovrebbe poter sostenere l’esame di maturità. Intanto sabato ha partecipato alla prima seduta per la perizia psichiatrica, chiesta dal gip. Il termine, per stabilire se il ragazzo abbia avuto un “cortocircuito emotivo”, è di soli 40 giorni. La discussione sull’esito è prevista l’8 luglio.
Alex Pompa, intanto, è tornato a partecipare alle video lezioni dell’Iis Prever di Pinerolo, dove frequenta l’ultimo anno. I compagni di classe si sono detti “molto contenti” di rivederlo. Alex è stato definito da tutti, docenti e compagni, uno “studente modello” e anche la ministra Azzolina si è pronunciata a favore della sua ammissione all’esame di Maturità, a giugno. Le modalità sono ancora da definire.