Il classico siparietto che si ripete. Quando aleggia la percezione di allarme e pericolo, veritiera o esasperata che sia (oggigiorno è il turno dell’Isis), non mancano mai le lamentele e le rivendicazioni di rito e categoria.
Oggi il capo della Polizia, Alessandro Pansa, direttore del Dipartimento della Pubblica sicurezza, in audizione per il decreto Terrorismo, all’esame delle commissioni congiunte Giustizia e Difesa della Camera dei deputati, ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di aumentare il personale e vedremo quali sono le modalità migliori per farlo», aggiungendo: «Servono più uomini in campo, che non siano impegnati in attività burocratiche e amministrative».
Pansa ha celatamente menzionato le ripercussioni dei tagli che sono stati operati, dicendo che «Può essere utile avere un numero maggiore di personale vista la riduzione degli organici», ma ha anche specificato che «La razionalizzazione dei presidi non c’entra con il terrorismo, occorre mettere i poliziotti in strada e non lasciarli a lavorare negli uffici».
Insomma, il capo della Polizia, ha espresso la volontà, abbastanza rituale, di aumento della Polizia nelle strade delle città italiane, il che però è in evidente bisticcio con quelle che sono le lagnanze espresse negli anni dal personale, che non ha mai mancato di ricordare quanto manchi la carta per far le fotocopie negli uffici e la benzina per le volanti nelle strade.