di A.D.
Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica si preparano ad un braccio di ferro con l’amministrazione Appendino, dopo la presentazione in Sala Rossa di una mozione firmata da 21 consiglieri del Movimento Cinque Stelle.
«Nella mozione – spiegano da FP-Cgil – si chiede alla sindaca e alla giunta di non sottoscrivere accordi sull’accesso al sistema premiante o al beneficio contrattuale (ad esempio, alle progressioni orizzontali o agli incentivi) poco selettivi e posseduti dalla generalità dei dipendenti, con conseguente generalizzata estensione a quasi tutto il personale del beneficio contrattuale».
Secondo il sindacato è intenzione della maggioranza dare solo a pochi lavoratori le future progressioni orizzontali e la futura produttività. Non solo. I consiglieri pentastellati con questa richiesta ad Appendino andrebbero contro gli accordi fatti in precedenza: «Tant’è che vogliono impegnare la Sindaca e la Giunta “ad evitare nel futuro, la sottoscrizione di accordi sulla corresponsione di premi di produttività basati esclusivamente su parametri correlati alla presenza in servizio, all’anzianità o altri analoghi “automatismi” …», dicono i sindacalisti che aggiungono: «Riteniamo che il tentativo di questi consiglieri sia particolarmente grave e si configuri come un grave attacco ai lavoratori del Comune che, con lo stipendio bloccato dal 2010, data dell’ultimo rinnovo del contratto nazionale, e in una situazione di forte carenza di organico, mandano avanti la macchina comunale con impegno e dedizione».
Cgil, Cisl e Uil chiedono oltre al ritiro della mozione, che la sindaca si “esprima in merito”. Inoltre i sindacati confederali vogliono quell’incontro chiesto il 20 dicembre, ma che ancora non c’è stato con l’assessore al Personale, Sergio Rolando. «Se a breve questo non avverrà, ribadiamo fin da ora che metteremo in campo tutte le azioni possibili per contrastare quello che per noi è un grave attacco alla contrattazione e ai lavoratori». Le sigle sindacali hanno poi elencati alcuni punti «prioritari e non rinunciabili» di cui discutere con l’amministrazione. A partire dalle progressioni economiche orizzontali, una nuova programmazione triennale delle assunzioni, la mobilità all’interno delle varie aree dell’ente e la questione della riorganizzazione dopo l’accorpamento delle Circoscrizioni 8 e 9 e 2 e 10.
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