di Bernardo Basilici Menini
Una faccenda che mette “a disagio”, quella dell’occupazione e dello sgombero del Centro popolare Tonino Miccichè. Questo perché, se l’amministrazione cittadina ha manifestato di volersi aprire sul tema del riutilizzo degli spazi, dall’altro si trova a fare i conti con le occupazioni, a cui deve rispondere con gli sgomberi.
Deborah Montalbano, presidente della commissione ai Servizi sociali del Comune di Torino, non accetta le accuse mosse alla Giunta dal sindacato autonomo Asia-Usb, che aveva parlato della volontà comunale di «riconsegnare alla polvere e al degrado uno stabile comunale, piuttosto che renderlo uno spazio destinato alla collettività».
«Siamo i primi a voler valorizzare gli spazi abbandonati – dice Montalbano – e non si può dire che non siamo attivi su questo tema». La consigliera ricostruisce la vicenda, sottolineando come l’amministrazione si fosse attivata per ascoltare le istanze di Asia-Usb: «Quando lo spazio è stato occupato noi consiglieri siamo stati contattati e abbiamo subito fissato un incontro, previsto per oggi pomeriggio alle cinque, in cui avrebbero dovuto esporci il loro progetto».
«Quello che abbiamo detto loro è che non c’è bisogno di occupare se l’amministrazione è già pronta ad ascoltare i progetti e a portarli avanti seriamente – prosegue Montalbano – Siamo aperti con tutti e su tutti i temi, stiamo anche facendo un catasto degli immobili abbandonati, ma non possiamo far passare il messaggio che le occupazioni vanno bene, dato che ci sono molte realtà che si stanno muovendo nel perimetro delle regole, presentando progetti e partecipando a bandi. Accettare l’occupazione sarebbe una grande mancanza di rispetto verso tutti quei cittadini che decidono di mobilitarsi nel rispetto della legalità».
Anche per questo, sottolinea Montalbano, il presidio di protesta convocato dagli occupanti di fronte al comune oggi pomeriggio è «strano»: «Come detto lo sgombero era un atto dovuto. E’ sacrosanto che ognuno possa manifestare liberamente per quello che crede essere il bene di tutti, ma di solito queste manifestazioni si fanno per essere ascoltati, non quando si ha già un incontro previsto nel quale poter esporre il proprio progetto».
La consigliera Montalbano, in ultima, si dice dispiaciuta: «Questi avvenimenti sono un fallimento per tutti. La nostra amministrazione è molto sensibile su questi temi e con gli occupanti avevamo già un solido canale di comunicazione aperto».